La pagella delle uscite settimanali

8 a Neverland di Mecna e Sick Luke. Al centro del disco si ritrovano alcune delle tematiche già affrontate negli scorsi lavori di Mecna in particolare l’amore, da sempre raccontato dalle liriche dell’artista foggiano con grande semplicità e immediatezza. Allo stesso tempo Neverland parla per la prima volta di successo e popolarità, trattati a partire dalle implicazioni sociali e personali ad essi connesse. La fama infatti rappresenta per gli artisti un traguardo importante per determinare il proprio ruolo nella società ma porta con sé il peso e le responsabilità dell’essere costantemente sotto i riflettori. La scelta delle collaborazioni risponde alla volontà di enfatizzare alcune delle sfaccettature più introspettive e malinconiche della linea artistica di Corrado: è stato infatti Mecna a chiamare Tedua, Luché e Generic Animal per il brano Non Dormo Mai, artisti che condividono con Corrado la necessità di rivelare con la musica un lato personale e intimo. Scontata la scelta di chiamare Marïna, fidanzata di Sick Luke, molto interessante invece quella di inserire Psicologi, Ainè e Voodoo Kid che rispecchiano l’attenzione particolare di Mecna nella ricerca di voci che rappresentano la scena attuale. Infine, non poteva mancare l’amico CoCo per un sodalizio artistico già consolidato che riesce sempre a dare nuova linfa ai brani rendendoli contemporanei e personali. Se devo trovare un difetto è un disco fin troppo intimo e ridondante di emozioni e significati, che nonostante facciano parte della lirica di Mecna, a lungo andare stancano o, meglio, è un disco da ascoltare in un determinato mood.

 

 

 

 

7 a Emanuele di Geolier. È stata una scelta molto coraggiosa e controcorrente quella di inserire 16 tracce in un album d’esordio, nonostante 6 fossero già edite, visto che il trend è quello di ridurre all’osso il numero delle canzoni che compongono una tracklist. Geolier ha voluto in questo primo disco mostrarsi a 360 gradi e si è messo a nudo raccontando molto di sé, della sua vita e dei suoi pensieri e sogni. All’interno di Emanuele c’è proprio Emanuele e chi lo ascolta può entrare al meglio nel mondo e nell’immaginario di una delle voci più interessanti degli ultimi tempi che sta dando un ottimo contributo a una scena campana più forte che mai. Per quanto riguarda i featuring, gli ospiti con i quali il rapper ha collaborato sono Emis Killa, MV Killa & Guè Pequeno, Lele Blade e Luchè, mentre i produttori sono Dat Boy Bee, Valerio Nazo, Hippy Jack, Noden e Jacob Lethal Beats.

 

 

 

 

8 a Server Sirena di Linea 77. Nonostante la band sia attiva dal 1993, è solo negli ultimi mesi che sta avendo una maggiore risonanza mediatica, da quando ha deciso di unire il loro sound metal alla voce di Salmo nel singolo AK77, che tra l’altro apre le porte a questo Ep. È un bel crossover tra metal, rap, punk e techno, arricchito da ospiti provenienti prevalentemente dalla scena rap, ma con una scelta più che accurata. Infatti, oltre a Salmo, compaiono Jack The Smoker, Hell Raton, Axos e Ensi, oltre a Samuel di Subsonica e Caparezza e la produzione di Sir Bob Cornelius Rifo, l’uomo mascherato che con i suoi Bloody Beetroots offre una techno graffiante e potente. È un Ep potente e incisivo che arriva sicuramente nel momento giusto in cui la contaminazione e l’unione di generi diversi è più che apprezzata.

 

 

 

 

8 a Come Mai di Fabri Fibra e Franco 126. Ascoltando il brano ho subito pensato a Vaffanculo Scemo e questa frase: “La verità e che se avrò successo, questi fan che mi han seguito qui fino adesso, quando vedranno che prendo il 1° Premio mi diranno vaffanculo scemo!!” Perché è come se Fibra ci stesse parlando del sua storia d’amore con il successo e la fama, e della sua carriera, come fosse un bilancio fatto a 43 anni e a quasi 20 dal primo disco in major, nonostante al primo ascolto sembra che si rivolga a un’ipotetica lei. Una chiave di lettura ambigua, con un ritornello che entra in testa, uno di quei ritornelli che lo hanno reso grande, ma al tempo stesso è uno di quei pezzi malinconici, alla Stavo pensando a te, fatto forse più per il grande pubblico, perché a quasi tre anni da Fenomeno quello che manca è il rap alla Fibra, con la sua ironia e critica.

 

 

 

 

7 a Limousine di Enzo Dong e Tedua. È un brano sincero che parla della solitudine di cui può soffrire anche un artista, nonostante spesso il pubblico pensi il contrario, nonostante l’argomento della solitudine, del successo che fa perdere amici sia abbastanza inflazionato, Enzo Dong e Tedua hanno dato un’ottima chiave di lettura. Il concept del brano si riflette anche nel titolo, la Limousine è infatti sia un simbolo del successo sia un mezzo che può isolare dal resto del mondo. Le parole si incastrano su una base incalzate e nostalgica, creata da Chris Nolan, che rispecchia le riflessioni contenute nel testo e nelle rime dei due artisti.

 

 

 

 

Tra le altre uscite vi segnalo Puppets di Pusha T e Britell

 

 

 

 

E Ritmo dei Black Eyed Peas e J Balvin

 

 

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