Chi ha copiato Samuel Heron?

Ieri Samuel Heron ha pubblicato una serie di storie sul suo profilo Instagram in cui accusava un cantante famoso di avergli copiato l’idea di usare un sosia per comunicare su Instagram. Idea già di per sé non originale, se pensiamo che era stata usata in precedenza da Federico Clapis e che è stata più volte vista e stravista in film, serie tv, gag televisive e compagnia bella.

 

 

https://www.instagram.com/p/B2M3w42ihuu/?igshid=umhuiknc5w31

 

 

Sta di fatto che Samuel Heron ha sollevato un problema abbastanza spinoso e fin troppo in voga, quello del plagio. Non per forza si tratta di plagi musicali, ma anche di scelte di marketing, comunicazione, abbigliamento, idee, testi, e via dicendo, i plagi riguardano purtroppo tutti e tutti i settori. In questo caso, Samuel Heron si riferiva a Riki. Sabato 7 settembre, infatti, sui profili social di Riki è stata pubblicata questa foto con l’annuncio: “Finalmente sono tornato!

Il ragazzo che compare nelle foto e nelle Instagram stories però non è il cantante ma un sosia e i fan hanno iniziato ad allarmarsi scrivendo commenti come: “Ma chi è questo?“, “Non sembri tu!”, “Ma chi sei?“. Il finto Riki è andato oltre: si è anche mostrato nelle storie sia con la sua ragazza, che con alcuni amici noti, come Francesco Facchinetti ed Emis Killa che si rapportano a lui come se fosse il vero cantante.

 

 

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FINALMENTE SONO TORNATO!

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Tutto questo a Samuel Heron ha dato fastidio, perché ha ritenuto che Riki avesse copiato la sua idea (per fortuna non ha copiato quella del finto rapimento) e umanamente ci può stare che gli siano girate le scatole, ma la vera domanda è: è giusto dirlo pubblicamente, o si finisce per fare la figura degli sfigati?

 

 

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