Junior Cally si è tolto la maschera, e ora?

Chi segue Junior Cally dall’inizio sa che nel suo percorso niente è stato mai lasciato al caso. Anzi, i singoli e i video che hanno segnato la sua carriera artistica ci hanno lasciato indizi che ci portavano alle sue mosse future. Quindi Junior Cally è uno stratega? Un genio del marketing? Un prodotto studiato a tavolino? È tutto questo ed è anche il contrario di tutto questo. Non dimentichiamoci che fino a un anno fa non aveva un management, un’etichetta, un ufficio stampa che lo seguisse, gestisse e consiglissse. Era lui il manager di se stesso. Ha scelto con cura ogni azione, parola e mossa e si può dire che abbia fatto tutto di testa sua. Sicuramente c’è una parte di genialità nelle sue azioni, ma anche di psicopatia perversa. Voglio dire, solo uno psicopatico annuncerebbe in un singolo del 2017 una cosa che avrebbe fatto due anni dopo. O forse solo un folle. O un genio. Ma questa di Magicabula è solo una delle tante follie di Junior Cally.

Nel 2017 diceva: “Arriva settembre ed io vedrò la luce”.

A settembre 2019, a due giorni dall’uscita del suo secondo disco Junior Cally si è tolto la maschera.

E ora? Ora inizia la seconda era di Junior Cally. Ma perché ora? Perché ora, dopo aver costruito una fanbase solida, essersi creato una buona reputazione all’interno della scena e aver capito quanto vale il suo personaggio e la sua musica, può permettersi di inserire nel suo disco diverse collaborazioni e mostrare la sua vera identità. Junior Cally ci aveva annunciato questo passo e ci aveva anche fatto capire alcune motivazioni che lo hanno portato a questa scelta a mio avviso più che comprensibile e giusta.

Ha sbagliato? No. Rumors sulla sua immagine sotto la maschera ci sono dal giorno zero, ma non sono serviti a niente. Non sarebbero serviti a niente finché non è stato lui a svelarsi. La sua è stata una scelta da una parte obbligata e dall’altra estremamente coraggiosa. Potrebbe perdere qualche fan ora, ma sicuramente solo quelli affezionati a una maschera e non a lui. Quindi meglio perderli che trovarli, no?

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