Chi non c’è nel nuovo disco di Night Skinny?

Non ha ancora un titolo il nuovo disco di Night Skinny in uscita il prossimo 13 settembre. Arriva a quasi due anni dal precedente Pezzi, che, diciamoci la verità non è stato di certo un successone. Nonostante sia riuscito ad arrivare fino alla tredicesima posizione della classifica Fimi e nonostante sia un ottimo disco, Pezzi è ricordato principalmente per l’omonimo singolo che vantava la partecipazione di Guè Pequeno e Rkomi e per Dope Games con Noyz Narcos. Due anni sono tanti nella musica e stando al numero di artisti coinvolti in questo nuovo lavoro, il nuovo disco di Night Skinny ha le carte in regola per essere uno di quelli che restano impressi e lasciano un’impronta.

Se Pezzi era composto da 16 tracce e 15 artisti, il nuovo disco vede collaborare mezza scena con la presenza di ben 25 artisti. Ritroviamo Guè Pequeno, Noyz, Luchè, Rkomi, Izi, CoCo, Lazza, Vale Lamborghini. Assenti per il momento Mecna e Samuel Heron.

Nessun membro di Machete è stato convocato, eccezion fatta per Lazza, che comunque fa parte della sorella 333 Mob. Assente Sfera Ebbasta, che forse ben poco c’entra con lui, ma che comunque è uno di quei nomi che viene spesso chiamato nei dischi dei colleghi. Assente anche Massimo Pericolo per il momento, considerato uno dei migliori artisti dell’ultimo anno. Assente anche Clementino, forse per la presenza di Luchè. Assenti anche Gemitaiz e Madman. Sorprende invece la presenza di Achille Lauro, che di solito collabora più o meno sempre con gli stessi nomi.

Che scelta ha fatto Night Skinny? Da una parte ha chiamato nomi grossi e storici, Fabri Fibra, Noyz, Jake La Furia, Luchè, Guè Pequeno, Marracash, CoCo, Tedua. Dall’altra nuove leve, come Madame, Shiva, Taxi B, Chadia Rodriguez, Capo Plaza, Side, Speranza, che poi così nuovi non sono, ma sono comunque nomi in grado di far storcere il naso a molti. Sono parecchi infatti i commenti negativi sotto ai post di Chadia Rodriguez e Capo Plaza, ma Night Skinny ha voluto a quanto pare, da una parte confrontarsi con artisti molto diversi tra loro e dall’altra abbracciare stili differenti per età, musicalità e pubblico. Una scelta interessante quanto furba. Un disco con soli nomi “datati” o più “underground” avrebbe raccolto il favore di un pubblico ristretto. Inserire e bilanciare artisti diversi con pubblico diverso fa sì che automaticamente il disco riesca a incontrare l’interesse di un maggior numero di persone.

Fatto sta che non è ancora uscito, non sappiamo ancora tutti i 25 nomi né la tracklist, eppure ne parlano già in molti.

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