A quanto pare 6ix9ine aveva finto il suo rapimento

Vi ricordate l’estate scorsa quando Tekashi 6ix9ine è stato rapito? Sembrava la trama di un film d’azione. Il rapper, dopo essere stato picchiato all’interno della sua abitazione, derubato di circa 750mila dollari (tutto ciò di fronte alla compagnia e alla figlia piccola) rapito e sequestrato, sarebbe riuscito a salvarsi miracolosamente, lanciandosi da un’auto in corsa. Attualmente il presunto responsabile del rapimento è in carcere, così come 6ix9ine, detenuto in massima sicurezza dal momento che ha deciso di collaborare con la giustizia, mossa che da una parte ha fatto arrabbiare molti, e dall’altra può garantirgli uno sconto di pena di 46 anni.

Ma torniamo al presunto rapimento. Stando a quanto riferito da uno degli avvocati della persona arrestata non ci sarebbe stato alcun rapimento. La storia, sempre secondo l’avvocato, che ha sostanzialmente ribadito alcune voci che erano già circolate nell’estate del 2018, pochi giorni dopo il presunto rapimento, sarebbe da intendere semplicemente come una mossa commerciale, concepita dal rapper per attirare l’attenzione su di sé, in vista della pubblicazione del suo album Dummy Boy.Era in procinto di far uscire un nuovo disco, aveva bisogno di un po’ di clamore, è in questo modo che fa i soldi“, ha dichiarato il legale.

Stando a quando riportato da TMZ, pare che Tekashi 6ix9ine e il presunto rapitore si conoscessero molto bene, essendo stati entrambi affiliati alla ‘Nine Trey Bloods’, una sotto-struttura criminale della gang dei Bloods.

Quest’ultimo dettaglio potrebbe causare non pochi problemi a 6ix9ine dal punto di vista processuale, quando dovrà raccontare la sua versione dei fatti alla Corte, vestendo allo stesso tempo i panni di imputato e quello di collaboratore di giustizia.

 

 

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