Perché siamo così ossessionati dalle foto?

Dobbiamo sempre riprendere tutto. Andare ai concerti e avere le fotocamere accese e puntate sul palco, pronti a schiacciare rec non appena l’artista di turno sale sul palco. Abbiamo i telefoni al cielo al posto delle mani. Incontriamo un artista famoso e gli mostriamo la fotocamera del telefono ancora prima di dirgli ciao, e gli chiediamo facciamo una foto? Dobbiamo condividere, pubblicare, taggare, postare. È un’ossessione. Spesso alcuni si beccano un no secco, perché insistenti e inopportuni. Allora l’artista in questione diventa maleducato, stronzo, spocchioso. Come nel caso di Emis Killa. Oppure scatta la rissa.

Sono in molti gli artisti che dicono no alle foto, perché spesso la situazione degenera. Perché si sentono come animali allo zoo. Certo, la notorietà ha sicuramente i suoi pregi e i suoi difetti. Ma chi l’ha detto che sono costretti a concedere foto a tutti e in ogni circostanza?

Qualche settimana fa Gemitaiz ha affrontato l’argomento via Instagram stories.

 

 

 

 

Gemitaiz è uno di quelli che può sembrare stronzo, ma il suo discorso è coerente e giusto e degno di rispetto. Sono spesso alcuni fan che mancano di rispetto chiedendo foto in modo ossessivo, arrogante, senza educazione, senza vedere in quale situazione è in quel momento quella determinata persona. Così, molti, si ritrovano a doversi scusare su Instagram per aver negato una foto. Certo, una foto non costa niente direte voi, ma spesso uno vuole essere lasciato in pace al ristorante, al bar, al supermercato, a un concerto o per strada, senza vedersi puntare schermi addosso. Forse in alcuni l’educazione e il rispetto sono venuti a mancare lasciando il posto ad arroganza e presunzione.

Come quanto accaduto a Junior Cally ieri sera. Immortalato e filmato mentre era in backstage senza maschera. 

 

 

 

Un’ossessione e una mancanza di rispetto senza eguali. Gli artisti o comunque i personaggi noti non sono animali dello zoo, ma persone. Dobbiamo imparare ad amare la musica e non il personaggio e a placare questa ansia da foto e condivisione.

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