Pagine Instagram che chiedono soldi per l’inserimento in una playlist

Ovviamente non sto parlando delle playlist editoriali di Spotify Italia, che nonostante siano tutto tranne che pulite, meritocratiche e diano lo stesso spazio a tutti gli artisti, almeno non chiedono soldi agli emergenti per l’inserimento. Parlo delle varie paginette che regnano su Instagram. Mi sono sempre battuta contro chi lucra in qualsiasi modo e forma sugli artisti emergenti. Chi si fa pagare storie Instagram, chi post, chi l’inserimento in una playlist creata su Spotify. 

Trap Magazine Italia è il nome della pagina in questione. 18 mila followers, due post e nella descrizione compare la loro playlist e sei invitato a contattarli in DM per maggiori informazioni. Beh, chi vuole chiede, chi non è interessato no. Ma loro vanno oltre, contattano direttamente gli artisti emergenti offrendo i loro servizi e prezzari.

 

 

 

 

Dai 40 agli 80 euro per essere inseriti nella loro playlist Giovani Promesse. Questa volta però gli è andata male, il ragazzo contattato non ci è cascato, ma guardando la loro playlist sono in molti quelli che hanno pagato per essere lì. Non entro nel merito dell’analisi dei loro ascolti e followers. Preferisco concentrarmi sulla assoluta non eticità del loro comportamento.

Chiedere soldi per qualsiasi cosa ad artisti emergenti è eticamente scorretto. È lucrare sul sogno di ragazzi che farebbero di tutto per farsi conoscere, apparire, avere una possibilità, anche buttare via soldi. Ecco, i soldi spesi in promo su pagine Instagram, siti, magazine, o playlist su Spotify sono soldi buttati. Servono solo ad arricchire chi offre questi pseudo servizi giocando e lucrando su un sogno.

Non portano una grande visibilità, anzi spesso nulla, danno solo l’illusione di potercela fare a emergere. Investite i soldi in promo, sponsorizzazioni sul vostro profilo Instagram, per migliorare la qualità del suono, della registrazione, dei video, ma non regalateli a queste persone che vi prendono in giro. 

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