Ancora spray al peperoncino. Tragedia sfiorata al concerto di Salmo

Non avete imparato o niente dalla tragedia di Corinaldo?

 

Non sono bastate le vite di sei vittime a fermare questa assurda moda dello spray al peperoncino? Evidentemente no, visto che spray urticante è stato spruzzato lunedì sera alla Beach Arena di Lignano Sabbiadoro tra le 5mila persone che assistevano al concerto di Salmo, che per due volte ha interrotto la serata. Diversi ragazzi sono stati raggiunti dalla sostanza: due ragazze sono state medicate dai medici sul posto; sette persone sono state portate al pronto soccorso a causa dell’intossicazione. Il concerto è poi ripreso regolarmente. La Questura di Udine sottolinea come la pronta reazione del cantante, che ha subito interrotto il concerto per il tempo necessario a soccorrere e tranquillizzare il pubblico, ha contribuito a evitare che la situazione degenerasse.
Un giovane ha denunciato di essere stato derubato di una collanina mentre assisteva al concerto e dopo che era stato spruzzato lo spray, secondo la modalità nota dopo la tragedia alla discoteca di Corinaldo. La polizia è sulle tracce di un sospettato, ma è ancora presto per dire se abbia agito da solo o con altri complici visto che di solito queste azioni sono condotte da gruppi organizzati.

 

Perché andare a un concerto con lo scopo di far del male agli altri?

 

Divertirsi non vuol dire mettere in pericolo la vita propria e soprattutto quella degli altri con il rischio di uccidere. Sono morte sei persone a Corinaldo per lo spray al peperoncino e di nuovo ci risiamo con questa pratica. Più che pratica o divertimento si tratta di gesti criminali veri e propri. Sono criminali, folli e incoscenti che per rubare qualche collanina o portafogli mettono a rischio la vita di persone che sono lì a divertirsi. Non dev’essere semplice estirpare questa “moda”, fermarla e rendere i concerti i luoghi sicuri e di divertimento che dovrebbero essere. Per fortuna questa volta non ci sono stati né feriti gravi né vittime, ma dobbiamo assistere a un’altra Corinaldo? Dove magari potremmo esserci noi, o i nostri amici, fratelli, sorelle, figli, mamme e papà? Cosa serve per fermare questi folli criminali?

 

 

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