Artisti che chiedono droga via Instagram stories

Finire droga o fumo, trovarsi in giro per l’Italia in tour e non sapere a chi rivolgersi. Cosa si fa in questi casi? Semplice si usa la propria popolarità su Instagram, si fa una storia e si chiede ai propri fan/seguaci/followers di darci una mano a reperire quanto serve. È questa la moda che da ormai due anni dilaga su Instagram. È sotto gli occhi di tutti, esattamente come i pacchi d’erba mostrati o esibiti, e le mazzette di contanti, spesso provenienti da incassi in nero. È sotto gli occhi di tutti appunto e nessuno dice niente. 

Domanda. Offerta. Così lo spaccio trova su Instagram e sui profili di personaggi noti una via preferenziale e veloce. Sono in tanti gli artisti che hanno sfruttato questo mezzo per reperire droga, o PLUG, così come Mr Rizzus l’ha chiamata pochi giorni fa, chiedendo ai propri fan di scrivergli per aiutare un amico in difficoltà.

 

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Ma ovviamente Mr Rizzus non è né il primo, né l’ultimo, né l’unico. Anche Ketama aveva avuto lo stesso problema qualche giorno prima, lo stesso Sfera Ebbasta ha chiesto erba via Instagram stories, Traffik, Comagatte, la DPG, la lista purtroppo è lunga.

 

 

 

 

Perché questa moda è dilagante. Perché l’uso dei social network non ha filtri e non è veicolato. È assurdo pensare che uno strumento come Instagram, che utilizzano anche bambini e che dovrebbe essere controllato, venga usato per spaccio. Sicuramente i nomi noti sono solo un caso tra milioni. Instagram viene usato da spacciatori e clienti, è il nuovo filtro, il nuovo mezzo di comunicazione. È senza controllo e si può usare per tutto, anche per comprare e vendere droga, anche per trovare uno spacciatore in qualsiasi località italiana. E a dare il cattivo esempio e sfruttare questo meccanismo sono proprio gli “artisti”, o comunque personaggi che dovrebbero usare i social per altri scopi.

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