Decrow ci racconta Serie Tv

Serie Tv è il nuovo singolo di Decrow, il primo uscito per l’etichetta Gogo Records in collaborazione con Kosmi. Ho chiesto a Decrow di raccontarmi cosa si cela dietro questo singolo e qual è il significato di Serie Tv.

 

Già all’inizio del mio percorso avevo provato ad intraprendere questa strada con suoni un po’ più punk, e grounge, però lo avevo accantonato perché mi ero lasciato trasportare dal fatto che i brani con sonorità più trap e commerciali avevano riscontrato un successo maggiore, mentre quelli più punk avevano fatto meno numeri. Poi con l’esperienza ho capito che era solo dovuto al fatto che portavo qualcosa di nuovo, secondo me mischiare i generi è bellissimo. Quindi ho provato a rifare un pezzo con sonorità punk e grounge con le capacità che ho ora, dopo mesi e mesi di esercizio e mi sono riaffacciato a questo genere che sto continuando a sviluppare, adesso in cantiere ho pezzi anche rock, anche se non mi piace dare un’etichetta o un genere alla musica. Se mi sveglio e voglio fare un pezzo rock lo faccio, se invece voglio fare rap, faccio rap, non piace definire quello che faccio, perché faccio musica e basta. Serie Tv nasce dall’esigenza di raccontare la mia visione sull’arte e sullo stile di vita di oggi. Il pezzo parla del fatto che oggi qualsiasi artista o persona debba creare una serie tv per far sì che chi lo guarda ci si appassioni. In serie tv dico: è una serie tv noi non ci vediamo più, non sarà Instagram a rendervi artisti, il tuo Iphone vede più dei tuoi occhi… […] Sono tutte frasi che rappresentano il fatto che fare questa serie tv in realtà non appassiona veramente le persone alle persone, ma fare una serie tv di se stessi appassiona solo finché questa serie tv dura, una volta finita le persone si scorderanno sia della serie tv che del suo protagonista. Secondo me il modo è far sì che la propria serie tv sia la propria vita, senza filtri e senza schemi. Una cosa che mi dà fastidio negli ultimi tempi è questo estremo cinema, il far vedere cose che non appartengono alla realtà quotidiana di tutti, o il mostrare droghe estreme. A che serve? Chi è cresciuto in quartiere come me sa che un vero tossico si vergogna di essere tossico, che un vero criminale non può fare il rapper o comunque non può dire nelle proprie canzoni che fa il criminale. Quindi a cosa serve far vedere cose solo per assomigliare a una realtà criminale? Le serie tv non servono a un cazzo, stiamo facendo musica e la musica è bellissima e dev’essere bello quello e basta. Poi ognuno è libero di fare quello che vuole, la mia serie tv è essere me stesso, fare quello che mi sento e farlo vedere alla gente. 

Detto questo ci tenevo a ringraziarti per avermi fatto conoscere Kosmi e la Gogo Records, si è appassionato tantissimo a questo mio filone pop punk, Serie Tv è la prima canzone che pubblichiamo insieme, ma in cantiere ce ne sono molte altre sempre più rock e grounge“.

 

 

 

 

Qual è la serie tv che più di tutte ti ha appassionato?

 

“In realtà ho guardato sempre di più i film che le serie tv, anche se ormai con Netflix sta diventando quasi inevitabile seguire le serie. Negli ultimi anni penso che la serie che mi ha appassionato di più sia PEAKY Blinders. A parte il cast e proprio la qualità tecnica della produzione, anche la storia è avvincente e poi sono mega fan dell’ immaginario inglese di quegli anni!”

 

 

Hai detto che guardi molti film, c’è un film o uno spezzone di un film che ti ha ispirato per una tua canzone?

 
“Assolutamente si! Se ti devo dire la verità quasi ogni mio brano è influenzato da un film. Magari non nel testo in sé, in quanto ho un tipo di scrittura basata quasi esclusivamente su cose personali o comunque reali che sono successe intorno a me, però un film può darmi un’idea per un argomento, o per un concetto che poi io esprimo a mio modo. Il mio nome, Decrow, è ispirato al film Il Corvo! Altri film che costantemente influiscono sulla mia vita più che sui miei testi, direi proprio sul mio modo di pensare, sono Arancia Meccanica, American History X, Memento, e parecchi altri. In alcuni film i registi attraverso le immagini regalano a chi guarda la propria visione del mondo e del susseguirsi degli eventi, ed è bello prendere spunto per pensarla in un determinato modo. In un mondo i cui l’ispirazione più grande sono i profili Instagram degli invitati da Barbara Durso a Canale 5, penso che lasciarsi influenzare dall’ arte sia la soluzione migliore!”

 

 

Credi che Instagram o comunque i social network favoriscano il fatto di crearsi delle serie tv?

 

 

“Certo! È proprio lì che si crea il fenomeno della serie tv! E secondo me può essere gravissima questa cosa! Cioè mi spiego… Io mi ritengo una persona con una mia personalità, difficilmente guardo nel piatto degli altri, per me la mia serie tv è la mia vita. Non devo inventarmi niente, vado davvero a camminare sui binari o salgo sui tetti delle Ferrari parcheggiate, mi piace, non mi chiedere perché ma mi piace! Lo faccio anche senza farmi le storie, e i miei amici mi odiano per questo. Dovresti chiedere alla mia ragazza o ai miei amici quante figure di merda gli faccio fare ogni volta che usciamo. Non sono una persona facile con cui uscire! Ci sono persone che invece sono massacrate dalla voglia di appartenere a un sistema, cercano di creare su di sé una fiction che possa appassionare la gente e molto spesso secondo me si scordano chi sono davvero. Non sto parlando solo di cantanti eh, ma utenti Instagram di qualsiasi tipo. Perché se vuoi vivere senza problemi, non devi mai essere schiavo di qualcosa o qualcuno e Instagram e tutti i social se non li sai vivere nel modo giusto ti rendono schiavo. Forse per questo non riesco ad adattarmi troppo bene alle “regole” dei social italiani, perché voglio fare come mi pare, non mi metto una maschera. Ho 24 anni e mi sono licenziato già da 3 lavori perché non mi sentivo libero. Sbaglierò, forse, ma io la penso così e di essere giudicano non mi è mai importato niente!”

 

 

Crearsi una serie tv secondo te è da deboli o da fighi?

 

 

“Per me essere se stessi è da fighi! La gente si deve rispecchiare in te per quello che sei. Le più grandi opere d’arte in campo cinematografico o sono ispirate a storie vere di qualche personaggio, o a esperienze vissute dall’artista. Se una cosa non ti appartiene la gente se ne accorge!

Lascia un commento