I concerti stanno degenerando

Solo nel weekend ci sono stati due episodi di violenza al live di Salmo a Genova e a quello di Tedua.

Per fortuna nessuno si è fatto male, ma mi chiedo PERCHÉ ANDARE A UN CONCERTO PER LANCIARE QUALCOSA SUL PALCO O IN MEZZO ALLA FOLLA? Perché il comportamento irresponsabile di uno può ledere la sicurezza di molti? E soprattutto quanto accaduto a Corinaldo non ha insegnato nulla?

Pare che la moda dello spray al peperoncino sia finalmente passata, ma Salmo ha dovuto interrompere il suo concerto ben tre volte. Due per un imbecille che si divertiva a tirare monete e una per il wall of death.

 

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Vi sembra normale che un artista, che dovrebbe essere lì a intrattenere, divertire e divertirsi, sia costretto a interrompere il proprio concerto per la demenza della gente? Purtroppo, in parte è dovuto al menefreghismo e alla mancanza di buon senso, ci sono certi elementi che vengono fatti entrare ubriachi o fatti e che sarebbe meglio bloccare all’ingresso. Altri invece, presi dalla foga e dalla stupidità del sentirsi fighi, creano situazioni potenzialmente pericolose per gli altri e difficili da gestire dal punto di vista della sicurezza. Salmo ha sicuramente dato l’ennesima prova nel saper gestire certi comportamenti, ma non spetta a lui, come a nessun’altro artista. Spetta all’intelligenza delle persone che in molti casi è latente e al rispetto verso se stessi e gli altri. Non dovrebbe essere Salmo a dare regole ben precise nei momenti di moshing, dovrebbe essere il pubblico a pensare al prossimo e non solo a creare danni.

 

Tedua, durante il suo concerto a Locarno, è stato raggiunto sul palco da un bicchiere lanciato da un ragazzo, che è stato poi portato in backstage a confrontarsi con l’artista. 

 

https://www.instagram.com/p/B0LjrEThZ8y/?igshid=gvuw2la8l87j

 

Il gesto di Tedua e le sue parole sono stati più che nobili ed educativi, ma non bisognerebbe arrivare a tanto. Manca educazione, rispetto e la sana voglia di divertirsi senza mettere a repentaglio la sicurezza degli altri. Non spetta all’artista educatore, spetta al buon senso del pubblico, a una sicurezza più attenta e pronta a intervenire, anche se quando ci si trova in mezzo a 5000 persone risulta difficile poter fermare il cretino di turno che spinge o lancia qualsiasi cosa gli capiti in mano.

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