La scena si divide tra disagiati e disperati

Cosa sta succedendo al rap? Cosa stanno facendo i cosiddetti artisti? Solo negli ultimi sette giorni abbiamo assistito a scene assurde, imbarazzanti e volgari. La ricerca spasmodica di attenzione sta rovinando la musica e, diciamolo, i social sono in certi casi deleteri.

Canesecco ha fatto una figura di merda colossale. Un freestyle per dissare chi non gli dava attenzione, chi non parlava di lui. Almeno l’ha fatto in musica, magra consolazione, ma la storia non cambia. Per attirare l’attenzione, per far sì che qualcuno parli di te, che la gente guardi i tuoi video su YouTube o ti ascolti su Spotify, si è disposti a tutto. Anche a fingere di lasciare la musica. Ecco. Rocco Hunt ha finto, con lungo e straziante post, di voler dire addio alla musica. E come capre tutti abbiamo riportato la notizia. Abbiamo fatto il suo gioco, gli abbiamo dato importanza e attenzione, e poi, con un altro interminabile post, è venuto a dirci che il suo nuovo disco è pronto. Questi giochetti sono RIDICOLI. Gli artisti che ricorrono a queste mosse sono RIDICOLI. Disperati alla ricerca di attenzioni, di qualcuno che parli di loro. Abbiamo massacrato Plant un anno e mezzo fa, perché aveva finto la sua scomparsa. Vi ricordate? Oggi, alcuni, non sanno più cosa inventarsi per avere un minimo di attenzione.

Poi ci sono i disagiati. Perché scusate, ma insultarsi su Instagram con frasi del tipo “scopo tua figlia, scopo tua madre, ammazzo tuo padre, ti uccido, ecc, ecc, ecc….” è da DISAGIATI. Questi hanno dei problemi. Pretty Solero, Vacca e Jamil hanno dei problemi seri. Andrebbero banditi da Instagram. E non importa chi ha iniziato, non siamo all’asilo, certi insulti non devono essere resi pubblici. Si incontrassero e si massacrassero di botte, ma fuori dai social network, dove migliaia di adolescenti e bambini assorbono il loro linguaggio e assistono alla loro violenza.

Salire su un palco strafatto, togliersi i pantaloni e toccarsi le parti intime è da DISAGIATI, folli, gente che dovrebbe essere rinchiusa in manicomio! Non c’è un cazzo da ridere. Questi non sono artisti, sono delinquenti drogati con in mano un microfono, che la gente paga per vedere dal vivo. Ma dov’è finita l’arte? Dov’è finito lo spettacolo? Il rispetto per il pubblico? Oltre a non saper stare su un palco, ci regalano pure queste scene! Dove sono i manager? Se pensiamo a Pretty Solero, il manager è peggio di lui, quindi di cosa dovremmo stupirci? Ci stupiamo eccome perché certe scene, certa violenza verbale va fermata, certi “artisti” vanno lasciati morire nel dimenticatoio, perché stanno rovinando la musica, che nella maggior parte dei casi non sanno neanche fare.

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