Luchè contro Capo Plaza: “Snobbato da un ragazzino di 20 anni”

Noyz, Luchè e Capo Plaza hanno dato vita alla hit Casa Mia, dove sembrava esserci feeling tra i due artisti ospiti e dove la tradizione e la novità si fondevano in modo perfetto. Eppure non è mai come sembra, soprattutto nel rap game. A svelare i retroscena del rapporto con Capo Plaza è stato proprio Luchè, a cui non sono andati giù alcuni comportamenti del trapper salernitano. Nel libro Potere (il giorno dopo) Luchè dice chiaramente di essere stato snobbato da un ragazzino di 20 anni.

Queste le parole di Luchè: “Seguivo Capo Plaza ormai da tempo, una volta mi disse addirittura che ai tempi dei Co’Sang ascoltava soltanto le mie strofe. La cosa mi stupì, perché le strofe di Antonio erano di livello inarrivabile per qualsiasi rapper italiano, me incluso. Fui comunque contento e pensai di aver iniziato una nuova amicizia in questo business. Abbiamo concordato una collaborazione, ma passavano le settimane e non avevo sue notizie, iniziai a scrivergli, ma rispondeva massimo una volta al giorno, dicendo sempre che a breve mi avrebbe mandato la sua strofa. Aspettai qualche giorno ancora prima di decidere, mentre vedevo le sue storie con Derfgold in giro per Milano a divertirsi. La cosa che mi ha fatto più male, oltre a venire snobbato da un ragazzino di vent’anni con tre pezzi di successo alle spalle, è il non aver ricevuto alcun messaggio di scuse o di tentativo chiarimento da parte sua. Quest’inverno ho incontrato Capo Plaza ad una sfilata, era seduto molto vicino a me, ma non ci siamo neppure salutati, crede che io lo abbia attaccato in qualche pezzo. Probabilmente il suo smisurato ego gli ha fatto pensare che sarei stato io a chiedergli scusa. Gli auguro tanta fortuna“.

Sembra che sia sparita completamente quella sorta di rispetto e venerazione che un tempo governava il rap e che faceva sì che un artista giovane mostrasse rispetto per uno più longevo. I passaggi di testimone, le gavette, sembrano essere una specie in via d’estinzione. Ora si pensa che una manciata di followers, views e qualche certificazione faccia di te un artista di successo e ti possa autorizzare a comportarti da star con chiunque. Luchè ha scelto il libro per parlare della vicenda e sputtanare Capo Plaza, sa bene che con suo un dissing in una strofa il collega non avrebbe avuto scampo, ma al tempo stesso ha preferito parlare della questione in modo maturo, netto e chiaro mettendo il tutto nero su bianco. Tanto in rima, senza fare nomi, aveva già espresso il concetto, nello specifico in Modalità Aereo di Gué Pequeno, dove Luchè dice:Fra la trap sta morendo e tu ne resti intrappolato
Non sei giovane bro, sei piccolo, fra, tu sei un nano
La mia espressione schifata, ho la puzza sotto al naso“. È chiaro che si riferisse a Capo Plaza, ma ora, dopo aver letto le sue parole e dopo essere venuti a conoscenza dei retroscena, possiamo comprendere appieno il significato di quei versi e avere un quadro completo. Nel rap game nulla è come sembra, mai.

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