La pagella delle uscite settimanali

Questa settimana è uscita una quantità di singoli smisurata, sembra che gli artisti urban abbiano paura di non lasciare un’impronta prima dell’estate, o di venire dimenticati e così buttano fiori canzoni delle quali in alcuni casi avremmo potuto fare a meno. Non è cattiveria o critica eccessiva, è oggettivamente troppo, troppa musica ogni settimana, della quale molta si disperderà per forza di cose nei meandri del web.

 

Singoli:

Drefgold, Drip

Emis Killa, Tijuana

Baby K, Playa

G. bit, Oh Baby

Highsnob e Mambolosco, 23 Coltellate

Edo Fendy e Cromo, Bikini Botton

Vatz Tè, Costoso

Livio Cori e Samurai Jay, A casa mia

Tredici Pietro, Tu non sei come noi, bro

Malcky G, Mood.

 

Ma veniamo alla pagella vera e propria e iniziamo con i dischi.

 

8 a UNtitled di Gemello. A distinguere UNtitled dalle altre uscite hip hop italiane, ci sono un’estrema cura e selezione delle parole, le atmosfere intime accentuate dalla voce narrante di Gemello che, in alcuni passaggi, sembra uscita da un film, alcuni spunti musicali ispirati a generi molto lontani dal rap, come il post-rock e un approccio consciuos che ha coinvolto tutti gli ospiti. Dalle voci di Martina May, Gemitaiz, Franco126 ed Ensi, alla chitarra di Gian Marco Ciampa, passando per le produzioni di Frenetik & Orang3 e Squarta, tutti gli artisti che hanno collaborato al disco hanno colto appieno l’intensità delle canzoni di UNtitled. Discorso a parte per Sine, autore di 8 strumentali su 10: lui ha curato la parte artistica del disco insieme a Gemello contribuendo a dare questa impronta musicale variegata.
“UNtitled” nasce dalle tante passioni artistiche di Gemello, coltivate negli ultimi 15 anni, e riflette del tutto la sua personalità.

 

 

6 1/2 a Ondagranda di Dargen D’Amico e Emiliano Pepe. Un sodalizio di vecchia data, i due artisti infatti hanno già collaborato in passato dimostrando di avere una certa affinità a livello artistico e personale e di sapersi compensare bene a vicenda. Dargen è sicuramente una delle penne più estrose del rap italiano, ma spesso si è lasciato andare a liricismi esasperati e complessi, con Emiliano Pepe, i testi hanno trovato un giusto compromesso tra sfacciatamente e introspezione. Il risultato è sicuramente un approccio più diretto e meno ridondante, reso leggero anche dalla scelta musicale. Nel complesso è un disco discreto, ben curato, ma che non fa esclamare WOW.

 

 

5 a Drip di Drefgold. Come sempre il testo è pressoché inesistente, il mood è scanzonato e happy da eterno Peter Pan, ma nonostante evidenti carenze, è un singolo che ha tutte le carte in regola per piacere ai giovanissimi. Del resto Drefgold fa questo tipo di musica e pensare a uno switch o a un’upgrade sarebbe troppo. Finché piace perché cambiare?

 

 

7 a Oh Baby di G. bit. È il singolo che anticipa il suo primo disco ufficiale e già possiamo notare una maturazione artistica di G. bit. Al di là del video, ben curato e nuovo, grazie anche alle grafiche animate di Laurina Paperina, il mood, il flow, e il suono hanno subito una trasformazione. L’happy wave che ha sempre contraddistinto G. bit si è contaminata con il punk made in UK e questo fa emergere un lato della versatilità di G. bit che forse con il suo primo disco saprà farci scoprire altri lati di sé.

 

 

7 a Tijuana di Emis Killa. È sicuramente una hit estiva, ma che ha le carte in regola per rimanere nel tempo. Emis Killa ha una dote innata nel racconto e i riferimenti fanno pensare alla classica teenager ribelle nata nello stivale, attribuendo al brano la capacità di fuoriuscire da qualsiasi luogo o etnia. Dal punto di vista sonoro, invece, Tijuana sperimenta un mix di suoni che ricordano l’Europa, il Sud America e la musica italiana degli anni ’60. Il singolo anticipa l’uscita di Supereroe Bat Edition del prossimo 21 giugno, nel quale forse troveremo altri esperimenti musicali.

 

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