Oh Baby è quello che non ti saresti aspettato da G. Bit

G. Bit, la happy wave“, “G. Bit è il rapper più felice d’Italia“, “G. Bit, quando il rap è divertimento” per quanto tempo abbiamo letto articoli con questi titoli? Sembrava quasi che G. Bit fosse un personaggio comico, uno di quelli da cartone animato. In effetti, se pensiamo a Yuppi, il singolo con il quale molti hanno iniziato a conoscerlo, G. Bit è arrivato in modo dirompente, scanzonato, colorato, allegro. In quel preciso momento i casi erano due: o lo capivi e lo amavi, o lo prendevi in giro e lo schifavi come uno di quei personaggi che stavano rovinando la purezza del rap. In ogni caso era più semplice affibiargli l’etichetta di RAPPER PIÙ FELICE D’ITALIA. 

Passo dopo passo, singolo dopo singolo, G. Bit ci ha dimostrato di non essere solo quello, ma di essere molto altro. Un primo switch l’abbiamo avuto con l’ep Tadan, dove G. Bit si è addentrato in terreni che fino a quel momento non potevamo credere suoi e l’ha fatto con sapienza e naturalezza. Poi è arrivato Oh Mio Dio con Redslow, un altro piccolo switch, un altro passo avanti che sicuramente ha preparato il terreno a quello che avremmo sentito in futuro.

 

 

Quando uno è un artista, quando uno è consapevole di quello che sta facendo, di come lo sta facendo, e soprattutto di cosa sa fare, non ha bisogno di spendere mille parole per spiegarsi, di creare teatrini su Instagram per attirare l’attenzione, di dire “non avete idea di quello che sarà il mio prossimo singolo“, ma lascia che sia il pubblico a giudicare. Ed è esattamente quello che ha fatto G. Bit. Ieri ci ha comunicato l’uscita di Oh Baby e quello che abbiamo sentito è un altro switch. Un passo avanti, un altro lato di G. Bit che si dimostra un artista versatile, capace di uscire alla grande dalla sua zona di confort, o dall’etichetta di happy mood che è gli è stata affibiata. Oh Baby è quello che non ti saresti mai aspettato da lui. Con l’ironia che lo contraddistingue e la semplicità che accompagna le sue rime, G. Bit in una sola canzone ci parla di amore, dei sacrifici fatti per arrivare a vivere di musica, della sua vita di prima e di quella attuale, che non ha cambiato in alcun modo il suo modo di essere. Quello che colpisce è sicuramente il beat, una sonorità un po’ retrò, un rock’n’roll anni ’60, ma reso attuale, fresco, su cui G. Bit ci propone un flow inedito per lui. Una nuova veste, senza neanche un Ehiiii, un altro assaggio della sua musica e del suo lato artistico, che sicuramente aprirà le porte a un nuovo capitolo di G. Bit.

 

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