La rivincita di Leslie

Leslie spacca, sono anni che spacca, che la gente, artisti compresi, guarda i suoi video, conosce la sua musica, ma l’occasione di fare un passo in più non era ancora arrivata. Leslie frigge patatine in un fast food e fa rap. Conosce bene i pregiudizi, li ha sempre vissuti sulla sua pelle, molto probabilmente ci ha fatto il callo, ha imparato a conviverci, a farseli scivolare addosso. Sa che essere una donna che fa rap in Italia non è facile, ma continua a farlo. Finalmente la prima occasione è arrivata, si chiama The Voice, ed è Elettra Lamborghini a sceglierla nel suo team.

 

 

L’esibizione di Leslie è impeccabile, è bravissima, tecnicamente perfetta. Gué Pequeno ammette di conoscerla e apprezzarla da tempo, ma allora perché la svolta per Leslie non è arrivata prima? Il talento e la bravura non bastano? Evidentemente no, funzionano meglio i culi e le tette. Sicuramente questo Leslie lo sa, ma non ha intenzione di piegarsi alle regole dell’apparire, il rap è un’altra cosa. La sua pecca, nonché caratteristica che la contraddistingue come persona prima che come artista, è il suo essere mascolina. Se riuscisse a rappare come sa rappare essendo femminile sarebbe l’unica Cardi B italiana, l’unica regina del rap nostrano.

 

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