Italiani patriottici solo nel calcio

Ancora prima di esibirsi all’Eurovision Song Contest, Mahmood ha ricevuto il Composer Award, il premio per la miglior composizione ed è la prima volta che un artista italiano ottiene questo riconoscimento. Mahmood con Soldi si è aggiudicato il secondo posto ll’Eurovision Song Contest, a vincere è stato l’olandese Duncan Laurence con Arcade. Di fatto, non solo la musica italiana ha trionfato, ma anche e soprattutto la musica urban, segnando definitivamente l’importanza di questo genere musicale in Italia e il valore riconosciutogli all’estero.

 

 

L’esibizione di Mahmood è stata impeccabile, eppure c’è già chi storce il naso e sui social commenta “che merda“, “è un italiano che si vergogna di essere egiziano“, “siamo alla frutta” e via dicendo, ma esattamente perché? Non si può per una volta essere contenti che un rappresentante della musica urban italiana abbia trionfato all’estero? Non possiamo essere un po’ patriottici anche nella musica? O dobbiamo esserlo per forza solo quando si tratta di calcio? Mahmood ha rappresentato dignitosamente la musica italiana e soprattutto il genere musicale che ad oggi domina tutte le classifiche, se ci fosse stato Al Bano, o qualunque altro artista “vecchio” e rappresentante della nostra tradizione neomelodica, o pop nazional popolare, ci saremmo lamentati comunque perché saremmo stati il solito paese di vecchi e per vecchi. Mahmood è arrivato secondo e ha visto il Composer Award e non va bene lo stesso, Il Volo e Francesco Gabbani avevano vinto nel 2015 e nel 2017 il Press Award e anche lì ci sono stati i soliti lamentoni. Io credo che almeno per una volta dovremmo essere fieri e orgogliosi di un artista italiano che ha rappresentato la nostra musica all’estero in modo più che dignitoso.

 

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