Danilo Belluardo: il campione di MMA che è entrato a far parte della UFC

Che connessione c’è tra un rapper e un atleta di MMA? Entrambi hanno una forte passione per la propria disciplina o arte, entrambi combattono da soli, che sia al centro di un palco per sfidare gli avversari a suon di rime, o su un ring. È una questione di tecnica, testa, amore e allenamento. Spietati sul ring e nelle rime e rispettosi degli avversari e colleghi una volta finita la competizione. Spesso abbiamo visto i due mondi incontrarsi e supportarsi a vicenda, come negli eventi di Indomabili o alle edizioni di The Golden Cage. 

Oggi voglio parlarvi di Danilo Belluardo, atleta di MMA rappresentato dall’agenzia Superbia Management di Luigi Perillo. Danilo, soprannominato Caterpillar, ha 24 anni, una carriera sportiva di tutto rispetto che l’ha portato ad entrare a far parte della UFC, la prima organizzazione al mondo di MMA, dove combatte anche Conor McGregor. 

 

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Come e quando è nata la tua passione per le MMA?

 

“È nato tutto grazie a mio padre che fin da piccolo mi ha trasmesso la passione per gli sport da combattimento. Lui è stato il mio primo istruttore, avevo più o meno 10 anni, fino a quando ha capito che per migliorare ancora di più dovevo affidarmi al maestro Filippo Stabile dello Stabile Fight Team. Da quel giorno le MMA sono tutta la mia vita!”

 

Cosa significa per te essere entrato in UFC?

 

“È il sogno di una vita, ero ancora un bambino quando vedevo Alessio Sakara combattere.. Ho sempre pensato: “Un giorno io combatterò lì!”. Per me è un’emozione indescrivibile che non so spiegarti, un mix di sensazioni bellissime! Ti saprò dire meglio dopo l’incontro, per ora sono davvero gasato a mille!”

 

Hai un atleta a cui ti ispiri?

 

“Khabib Nurmagomedov (campione UFC dei pesi leggeri, stessa categoria di Danilo. Khabib ha battuto McGregor nel suo ultimo match, ndr) mi piace molto come persona e come atleta: il suo stile di combattimento è perfetto!”

 

Il tuo è uno sport individuale che può sembrare violento, ma ho notato molto rispetto tra gli avversari in gabbia, rispetto che spesso non c’è in altri sport, come vivi la gabbia?

 

“Sì esatto c’è molto rispetto fra atleti. Questo sport può sembrare violento agli occhi della gente, però ti assicuro che dietro c’è tanto tanto lavoro e soprattutto molta passione. Credo che nessun fighter faccia questo sport perché gli piace picchiare gli altri, o perché gli piace prendere botte.. È uno sport come tutti gli altri, devi essere appassionato come del resto nel calcio, nel nuoto eccetera”.

 

Ho assistito a diversi eventi, come Indomabili e The Golden Cage, in cui si alternavano combattimenti di MMA a esibizioni di artisti rap, quale pensi sia il legame tra questi due mondi?

 

“Credo che il nesso stia nel fatto che spesso i rapper sono giovani artisti che credono in quello che fanno e che vivono per la loro passione, proprio come noi fighter”.

 

Che musica ascolti di solito? C’è un artista o una canzone che riesce a darti la carica prima di un incontro importante?

 

“Ascolto un po’ di tutto, ogni canzone che mi piace mi dà la carica giusta per entrare in gabbia”.

 

Come ci si rialza da una caduta o un infortunio?

 

“Bisogna tornare in palestra e darci dentro più di prima. Le sconfitte servono anche a questo, a capire gli errori fatti e migliorarsi. Per progredire come atleti bisogna allenarsi e ancora allenarsi. Ma soprattutto crederci sempre: questa è la chiave del successo”.

 

Qual è il tuo più grande sogno?

 

“Il mio sogno è essere il migliore della mia categoria, i pesi leggeri. Ormai è un obiettivo più che un sogno. Un giorno sarò io il campione UFC: questo è solo l’inizio. È una promessa che faccio a me stesso”.

 

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