C’è più intensità nel post di Marracash che in decine di dischi usciti ultimamente

Marra è rimasto assente dai social per tanto, forse troppo, tempo, ma la sua assenza ci ha insegnato che se una persona ha basi solide, continua ad esistere anche se non pubblica costantemente su un social network. Spesso, sia nella vita quotidiana, che su Instagram, notiamo più l’assenza della presenza assidua e tante volte superflua e fastidiosa. Ogni tanto Marracash compariva con un’Insta story, nella quale ci rassicurava: “Sono vivo e sono a Tokyo” e noi tutti tiravamo un sospiro di sollievo, perché la cosa che all’unanimità stiamo aspettando è solo una: IL DISCO DI MARRA.

La cosa che più di tutte fa pensare è che quando vai a un party noti chi non c’è e non chi c’è, questo vale anche per la musica e per Instagram stesso. È una caratteristica insita nella natura umana. Guardiamo le storie di tutti, siamo assuefatti dalle continue uscite musicali, ma prestiamo attenzione a chi non si mostra sui social e a chi non fa uscire musica di continuo. Ok, però tre anni sono un ritardo, o no? Facciamoci due conti, tralasciando la parentesi Santeria, Status è uscito il 20 gennaio 2015, a distanza di tre anni dal precedente lavoro di Marra e molto probabilmente il prossimo disco uscirà nel 2019, quindi a quattro anni da Status. È un ritardo? No, perché la musica di Marra è senza tempo, non importa se sono passati 4 anni da Status, o 11 da Marracash, ogni suo disco, ogni sua rima sono fottutamente moderne e immortali, come se fossero state scritte ieri per oggi.

Ieri, con il post che ha pubblicato su Instagram, Marra ci ha dimostrato quanto quelle parole da lui scritte siano più profonde e importanti dei tanti, troppi, dischi usciti ultimamente.

 

View this post on Instagram

Dopo il successo di Santeria mi sono accorto che la mia carriera, da sola, non mi avrebbe reso felice. Esistono persone per cui il lavoro è il fine ultimo dell’esistenza e il successo il metro della felicità stessa. Non sono mai stato io. Avevo bisogno di una dose di vita vera, l’ho cercata disperatamente, e me la sono presa tutta in faccia… Ho lentamente smesso di postare sui social perché non avevo niente di buono da condividere e mi illudevo che sparire da qui mi avrebbe anche fatto sparire dal mondo. Oggi mi sento fiero di essere sparito. In un momento in cui tutti fingono di non essere interessati all’ opinione che gli altri hanno di loro, sparire è stata la cosa più punk che abbia mai fatto. Vedo i miei follower che calano di giorno in giorno, l’esatto contrario di come dovrebbe funzionare e I don’t give a fuck (rock’n’roll?). I Social mi ricordano quelle telenovelas che guardava mia madre in cui se salti 20 puntate, quando torni non è successo un cazzo. Sono contento che Business Class sia stato certificato oro, è una buona anticipazione di quello che sarà lo stato d’animo del nuovo album che sto finendo. Sto anche scrivendo un libro, tutto di mio pugno, ed è una cosa che sognavo di fare da sempre. – Ciò che trascuri diventa di altri – e io ho trascurato voi e ho trascurato me stesso e ora non so se siete ancora miei, lo scopriremo presto. Ma io so di essere più mio che mai. Foto di @tommybiagetti

A post shared by Marracash (@kingmarracash) on

 

Sicuramente l’allontanarsi dai social non è stata una mossa di marketing o per creare hype, ma un’esigenza personale e artistica, un qualcosa che, soprattutto oggi, richiede molto coraggio o forse incoscienza. Insomma, i suoi colleghi sono sempre lì, in sovraesposizione, che non sanno più cosa fare e cosa pubblicare per esserci, per non farsi dimenticare e Marra è andato controcorrente, forse può aver perso qualche followers, ma importa davvero? Siamo tutti qui, stiamo tutti aspettando il suo disco, con la certezza che sarà l’ennesima pietra miliare del rap italiano, l’ennesima musica immortale e senza tempo.

 

 

Lascia un commento