Morgan: “nella trap i problemi sono due: uno è l’armonia e l’altro è la melodia”

Durante una recente intervista, Morgan ha parlato della trap e soprattutto delle produzioni. Se da un lato ha apprezzato il lavoro di Achille Lauro con il quale ha duettato al Festival di Sanremo, dall’altro ha criticato il modo superficiale con cui oggi vengono prodotte le canzoni.

La trap ha un’occasione, ma le canzoni devono diventare qualcosa. Bisogna pensare alle canzoni.
Tutte le personalità musicali che vedo hanno tanta voglia di fare. Come Achille Lauro, ad esempio. Parlo di lui, ma ce ne sono anche altri meno esposti, perché abbiamo fatto un’esperienza insieme recentemente, che ha avuto un suo senso all’interno del Festival di Sanremo. Rolls Royce è una figata, ma è tutta estetica. Il problema è che la nuova generazione vuole fare il punk ma non sa cos’è. Ogni nuova generazione deve pretendere di essere vecchia. Il rispetto che bisogna dare ai vecchi bisogna darlo anche ai giovani. Perché se i giovani lo meritano, io gli stendo un tappeto rosso. Quando dico che devono meritarlo intendo dire che devono essere umilmente interessati a quello che fanno e devono farsi il culo, veramente.
La musica e tutte le altre arti hanno un obiettivo comune: quello di rappresentare la libertà. Se in Rolls Royce è completamente rappresentata la libertà dell’essere umano, a me non interessa che sia scritta con soli due accordi. L’armonia vogliamo un attimo cambiarla, nella trap? Non ce ne sono quattro di accordi. Ci sono anche altri accordi oltre a Do, La, Fa, Sol. Nella trap i problemi sono due: uno è l’armonia e l’altro è la melodia. Se le canzoni fossero tanto belle quanto le sonorità, che sono una figata… Il problema è che la trap è diventata un preset e non va bene. Quando dico che la cosa deve evolvere, lo intendo in senso assoluto“.
Poi, rivolgendosi direttamente ai produttori, ha aggiunto:

Più strumenti di conoscenza avete, meno vi farete inculare dal sistema. Perché il sistema adesso sta usando il vostro sound: lo sta prendendo e lo mette sul mainstream. Gli fa comodo. È un preset, per loro. Quello che vi sto dicendo da grillo parlante che sta per morire è: voi siete quelli che fate il genere nuovo oggi e questo è bellissimo. Ma più vi fortificherete e più sarete liberi di fare cose fantastiche. Se diventate macinati dal grande sistema che io conosco bene, quello in cui vivo e in cui non sguazzo ma muoio tutti i giorni, morirete pure voi. E sarebbe un peccato“.

Quella di Morgan è un’ottima riflessione, quasi da fratello maggiore che punta a consigliare, ad analizzare, più che a condannare puntando il dito.

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