La pagella delle uscite settimanali

C’era molta attesa per il debutto di Massimo Pericolo con Scialla Semper, che, nonostante sia stato spinto da molti esponenti della scena, non ha messo proprio tutti d’accordo, mentre 1969 di Achille Lauro è sicuramente il disco che è rriuscito in questo intento.

 

9 a 1969 di Achille Lauro. Un disco completo, innovativo, che porta un suono nuovo, come ormai è prassi di tutti i dischi di Lauro che, insieme al suo team riesce sempre ad anticipare le tendenze e a scavalcare le mode. Certo non è rap, non è trap, non è indie, è musica, è il rock n roll del 2019. 10 tracce sono poche, ma in queste 10 tracce c’è tutto: musica, ritmo, poesia, lirica, 1969 è un disco completo.

 

 

7 a Scialla Semper di Massimo Pericolo. Lui rappresenta sicuramente la novità, piace perché è vero, perché è stato davvero in prigione, ma le tracce non seguono un mood ben preciso, a Scialla Semper mancano liriche e un leit motiv, sembrano tracce scritte e messe insieme solo per far uscire un disco. Indubbiamente il ragazzo è bravo, ma forse è ancora troppo acerbo e sicuramente è sopravvalutato, ma è sulla strada giusta.

 

 

8 a L’Universo non esiste di Mistaman. È un disco concreto, granitico, che si distingue per la scelta di inserire pochi fronzoli e molta sostanza. Mistaman è sempre stato attento alla lirica e a rinnovarsi costantemente e questa volta l’innovazione lirica poggia sulle fondamenta di un viaggio in musica prodotto da Fid Mella, concepito tra Vienna e Milano. Sette tracce, dove il suono resta coerente ma poliedrico e la ricerca musicale e quella lirica vanno di pari passo. È la costante ricerca di punti fermi in un’epoca in cui tutto scorre troppo velocemente.

 

 

9 a Cani Bastardi di Mostro.Quello che ci siamo presi – dichiara Mostro – ce lo siamo presi da noi. Poche collaborazioni, poche amicizie, siamo cresciuti al buio e ai margini di questa scena. Ma adesso non potete più fare finta di niente, noi siamo i Cani Bastardi”. Il singolo anticipa THE ILLEST VOL.2, il nuovo album di inediti in uscita il 26 aprile. È fotta, cattiveria, consapevolezza, rabbia, è un singolo che urla, che non può lasciare indifferenti e che è destinato a restare.

 

 

7 a For Real di Gianni Bismark e Dani Faiv. Una coppia strana, che difficilmente avremmo immaginato insieme, ma che funziona. L’immaginario a cui GIANNI BISMARK e DANI FAIV fanno riferimento in FOR REAL porta l’ascoltatore nel mezzo di un lunapark colorato, un giro con gli amici con un carillon in sottofondo. Il brano è sicuramente più trap rispetto ai precedenti lavori di Gianni Bismark e raccoglie parte dell’immaginario di Dani Faiv per portarlo dentro al suo mondo. Ecco come due mondi, apparentemente distanti e opposti riescono a convivere completandosi a vicenda.

 

 

7 a Hola di Clementino e Nayt. Il singolo può essere visto come un manuale del rap impeccabile scritto da Clementino in coppia con uno dei migliori rapper della nuova generazione, Nayt. “Sembra facile… Sì, sembra facile fare il rap. Molti pensano che fare il rap sia una cosa semplice, da ragazzini. Lo pensano alcuni critici che parlano di “rapper” anche quando vedono uno youtuber con il cappellino all’indietro, anche quando sentono qualcuno che si atteggia ma non chiude mezza rima, anche quando non capiscono che le metriche sono copiate o pessime, anche quando il “rapper” non va nemmeno a tempo”.

 

 

 

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