La pagella delle uscite settimanali

Cos’hanno in comune Quentin40 e Oro Bianco? Apparentemente niente, entrambi però sono usciti con i loro rispettivi primi dischi ieri. Entrambi hanno adottato una tecnica di comunicazione e marketing alquanto inusuale, evitando interviste, sovraespozioni mediatiche, apparizioni in radio o a Hip Hop Tv. A onor del vero Quentin40 ha rilasciato un paio di interviste a Noisey, mentre Oro Bianco al momento non ha mai fatto un’intervista, fatto sta che per due artisti nuovi, con un primo disco in uscita è una scelta assolutamente controcorrente.

 

8 a 40 di Quentin40. Mi aspettavo di più, pensavo ci avrei trovato più energia, più carica, più rabbia urlata, invece la scelta delle tracce è un ottimo bilanciamento tra i due aspetti di Quentin40 che abbiamo conosciuto finora, la forza e la parte più introspettiva.

 

 

7 a Capotavola di Oro Bianco. Oro Bianco parte proprio da qui, dalle sue esperienze ed origini street parlandoci anche di se stesso in modo intimo, per poi alzare la testa, guardare oltre e scrivere un disco a 360° usando vari stili, flow differenti, mostrandoci una visione più cruda di se stesso e delle sue esperienze per poi lasciarsi andare anche a liriche più leggere. Un album sicuramente versatile, dove il trapper emergente ha voluto dimostrare le sue capacità e la sua attitudine nello sperimentare.

 

 

4 a Paprika di M¥SS KETA. Come genere è indefinibile, lei ha sempre la stessa voce e cadenza da linea a luci rosse in ogni traccia, tutto questo ovviamente fa risaltare i numerosi featuring e skippare le canzoni per sentire cos’hanno da dire Gemitaiz, Quentin40 & co. Paprika è uno di quei dischi che ascolti una volta con estrema fatica e ti penti di averlo fatto.

 

 

8 a È sempre bello di Coez. Solo dieci tracce, ma dieci tracce nelle quali Coez si racconta appieno, complice anche la scelta di non inserire alcun ospite, che va a mettere in risalto quella che è la sua musica e il suo modo di raccontare. In realtà questo è il quinto disco di Coez, ma per il percorso intrapreso con Faccio un casino è come se fosse il suo secondo disco, perché va a perfezionare, a dare completezza e maturità a quello che possiamo definire il suo nuovo percorso artistico o la sua metamorfosi.

 

 

9 a C’est la vie di Achille Lauro. Dopo averci fatto ballare con Rolls Royce, chiuso il capitolo con la samba trap, Achille Lauro torna a fare quello che riesce meglio: poesia e musica. C’est la vie è uno di quei pezzi introspettivi e conscious tanto cari a Lauro che arricchiscono la sua discografia di un valore eterno. Sono parole, musica, emozioni, con una capacità di scrittura profonda, Lauro torna a mostrarci il suo lato poetico più profondo arrivando ancora una volta a toccarci l’anima.

 

 

6 a Cuore rotto di Rocco Hunt e Gemitaiz. È un brano di rivalsa, rivolto a tutte quelle persone che nei momenti di difficoltà non hanno saputo comprenderci, amarci e tenderci la mano. Rocco spiega che è giusto prenderci una rivincita verso chi non ci ha aiutato, dimostrando che con le proprie forze si può raggiungere ugualmente l’obiettivo.

 

 

9 a Acqua su marte di Tormento e J-Ax.  Un sound che ci riporta indietro nel tempo, le voci di Tormento e Ax che suonano nelle nostre teste e ci fanno rivivere gli anni ’90, ma quest’aurea vintage non fa di Acqua su marte un pezzo vecchio o old school, gli dà quel sapore retrò portato ai nostri giorni. È un pezzo che sa di perfezione e di hit, in grado di riunire tutti i vecchi appassionati di rap e le nuove generazioni.

 

 

 

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