Il RAP è morto? No c’è Drimer

Vuoi vedere un cadavere? Inizia così ULTIMATUM di Drimer con Mattak, Dj Ms ed Egreen, e di cadaveri nella scena, dopo averlo ascoltato, ne lasceranno indietro parecchi.

Non ci sono cazzi, questo è RAP e non potevamo aspettarci altro da questi artisti. Intanto il disco di Drimer sta prendendo forma e la forma è molto chiara, e non poteva essere diversamente visto l’artista in questione, la sua attitudine, le sue skills e la sua fotta, quella cazzimma, per dirla alla Egreen, di prendersi tutto il possibile con il RAP, quello fatto in modo serio, quello con tutte le lettere maiuscole.

Mettere le barre prima di ogni cosa, parole, significati, testi, quel fottuto messaggio che tutti cercano ma che alla fine la maggior parte delle volte sei costretto a inventartelo perché non c’è, non c’è più, è una razza in via d’estinzione, come gli scratch che accompagnano le barre, come la voglia e l’esistenza di differenziarsi.

io mai avuto problemi a differenziarmi
come loro ai tempi a discriminarmi
ora però ill Bocia è pagato per stare nei dischi degli altri
mi farò io i dissing visti questi testi tristi da anni
“non essere modesto sii umile”
lo ripeto allo specchio mentre penso a come chiuderle
bene intendo
per ‘sti incastri del cazzo è un attimo sai me ne intendo, non ti illudere
come non devi provare ad illuderti
di fare quello che noi facciamo con i numeri
non c’è mai stato un trono per il culo dei sudditi

È questa l’attidudine di un MC, quella che Drimer si porta dentro, quella che non ha mai abbandonato Egreen quella che fa la differenza tra un performer e un rapper, tra chi fa rap per la fama, per i vestiti e i numeri e chi lo fa perché lo sente dentro, perché ce l’ha nel DNA. Di fatto Drimer sta mettendo le basi, singolo dopo singolo, per prendersi tutto quest’anno e se lo merita. Il RAP è morto? No, c’è Drimer!

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