La pagella delle uscite settimanali

Chi aspettava un disco rap da Rkomi sarà rimasto molto deluso nello scoprire che non è più quello di Daisen Sollen, ma che ha virato decisamente verso il pop.

 

7 a Dove gli occhi non arrivano di Rkomi. È un buon disco, i featuring sono di alto livello, i ritornelli sono spesso troppo stucchevoli e sconfinano inesorabilmente verso il pop, ma Rkomi ha mantenuto quasi intatta la sua capacità di scrittura che lo aveva consacrato come il nuovo poeta del rap italiano.

 

 

6 a Brigitte di Priestess. Se parliamo di scena urban al femminile Priestess è forse l’unica che si salva. Ha un buon flow e un modo di scandire le parole molto particolare, Brigitte è il singolo che anticipa il suo disco in uscita ad aprile e c’è da augurarsi che non sia tutto su questo stile, perché a piccole dosi piace, ma rischia di diventare stucchevole.

 

 

7 a 4RVER della Bilogang. È un singolo in linea con la loro wave, happy, ma non stucchevole o stupido, fresco, allegro e G Pillola, Travis e Jack Out hanno tirato fuori tre flow diversi dai loro standard giocando sul beat e con le parole.

 

 

6 a Cristo di Cromo. Con questo singolo Cromo vuole rappresentare una nuova  fase della sua vita. Il brano parla del “flow da premo Nobel”, della voglia di “buttare giù i locali manco fosse Cristo” e del sogno “Ferrari Rossa” che si ripromette di cavalcare, tutte metafore di un cambiamento in atto e di una nuova rinascita. È sempre stato molto bravo a mettere dei veri e propri slogan all’interno dei suoi pezzi, ma Cristo non è all’altezza dei precedenti, manca di qualcosa, forse proprio di quella rabbia tipica della rinascita che vuolw rappresentare.

 

 

4 a Mammà di Anthony feat. Enzo Dong. Interessante la strofa di Anthony, la sua trappata, anche se poco originale e con un flow già sentito e risentito, decisamente una lagna la parte di Enzo Dong, che, se dobbiamo parlare di canzone napoletana, ci fa rivalutare Gigi D’Alessio.

 

 

6 a Como Te di Geolier feat. Emis Killa. Quando ti inserisci in un filone musicale e culturale ben preciso, come quello delle periferie napoletane, devi riuscire a trovare la tua strada e la tua identità, Geolier ci sta riuscendo. In tempi in cui i fenomeni passeggeri sono all’ordine del giorno, l’artista napoletano deve trovare la strada per restare. Partendo da una buona certezza: con il rap, Geolier ci sa fare. In pochissimo tempo è arrivato un riconoscimento sempre più largo da parte degli esponenti di punta del rap partenopeo, con cui ha iniziato a condividere simpatie e esibizioni dal vivo. Poi il timbro di approvazione di Guè Pequeno e ora il featuring con Emis Killa che ha tirato fuori una strofa bomba.

 

 

 

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