La pagella delle uscite settimanali

È un casino dare i voti questa settimana perché non è uscito niente che faccia dire WOW! LO ASPETTAVAMO DA TEMPO, FINALMENTE!, con questo non sto dicendo che faccia tutto schifo, ma che si equivale un po’ tutto a livello di voti. Tranne Danien & Theø ovviamente, che sono riusciti a fare un singolo osceno. Sono mesi che passano il tempo in camera da letto mostrandoci solo le loro facce con canna in mano e i culi delle loro ragazze e va bene che la musica racconta la vita dell’artista, ma Sesso e Droga anche no. Mi spiego, forse, se al posto di stare chiusi in casa fossero usciti ogni tanto, magari avrebbero prodotto qualcosa che non fosse quello che ci propinano costantemente nelle loro Instagram stories.

A proposito di Sesso e Droga, o comunque dei titoli dei singoli, sono settimane che mi chiedo: perché nel titolo di una canzone ogni prima lettera di ogni parola la mettete in maiuscolo? Prendiamo Stanza Singola di Franco 126, perché devi scrivere Stanza Singola? La prima S di Stanza va maiuscola la seconda di singola minuscola. Insomma, è uno sbatti per chi deve scrivere i titoli delle vostre canzoni e comunque è anche scorretto in italiano….

Vabbè, iniziamo con i voti…

 

3 per Sesso e Droga di Danien & Theø. Dopo un disco che si è rivelato un flop perché evidentemente non era il prodotto adatto per il pubblico italiano, o forse più semplicemente per il pubblico di riferimento, il duo ha lasciato la propria etichetta, l’agenzia di booking che non gli ha fatto fare date, ma parliamoci chiaro, neanche un mago sarebbe riuscito a fargliele fare nonostante live i due siano molto ma molto bravi, hanno deciso di fare da soli. Si sono chiusi in casa tra sesso e dtoga e hanno pubblicato Sesso e Droga. Danien & Theø sono due bravissimi musicisti ma sicuramente stanno sbagliando qualcosa, dalla comunicazione all’immagine, ai contenuti, è un po’ tutto da rivedere ed è un peccato perché musicalmente sono molto dotati.

 

 

7 per Animal di Nayt. Piccola parentesi Nayt ha firmato con Jiva Records, l’etichetta che fa parte di Sony, la cui consulenza marketing è affidata ad Antonio Dikele Distefano. Quindi sentiremo molto parlare di Nayt e di Zoda… Chiusa parentesi. Animal è un buon singolo, Nayt è decisamente molto capace, è uno di quelli che spaccherà, ma emerge troppo la sua influenza. Risulta un mix tra Madman, Gemitaiz e Fabri Fibra, tutti figli della grande scuola di Eminem.

 

 

6 1/2 per Magico di Izi. Abbiamo già appurato che Izi non ne sia mai andato e non sia tornato e che cinque mesi tra un singolo e l’altro non siano affatto un ritardo. Magico è un pezzo molto ben studiato e profondo, ma sottotono rispetto al precedente Fumo Da Solo. Izi è sicuramente sulla buona strada per riscattarsi dopo Pizzicato, che resta uno dei lavori più sottovalutati degli ultimi tempi, ma deve ancora trovare la giusta dimensione.

 

 

7 per Deng Deng di Ensi. È difficile capire Ensi, il suo percorso e la sua evoluzione. C’è ancora chi lo vede come quello del freestyle, senza notare la sua continua crescita aristica e il coraggio che ci vuole a evolversi pur rimanendo fedeli a qualla cultura che si chiama hip hop. Deng Deng non è un singolo facile, suona strano, al primo ascolto può far storcere il naso a molti, ma solo andando in profondità lo si può comprendere e apprezzare appieno.

 

 

6 per Paronoia Airlines di Fedez. È come se dopo la rottura con Ax Fedez non sapesse più che pesci prendere, dove aggrapparsi e cosa produrre. Ecco che allora ha preso contatti nuovi, rispolverato vecchie amicizie, come quella con Emis Killa giusto per aver il supporto della vecchia scena, ci ha messo dentro un po’ della nuova con gli amici Tedua e DPG e ha preso un po’ di musica internazionale. Il risultato? È una cozzaglia, una macedonia, c’è di tutto e ce n’è per tutti i gusti, ma almeno una traccia su 16 ti deve piacere per forza.

 

 

8 per Stanza Singola di Franco 126. È un viaggio nella vita privata di Franco, dove l’amore in tutte le sue forme e sfaccettature è l’argomento principale. La sua abilità sta nel coinvolgere l’ascoltatore al punto da rendere propria ogni sigola traccia e nel parlare di un tema che può sembrare superficiale o sovraesposto come l’amore in modo inedito, profondo e mai banale.

 

Lascia un commento