I rapper che litigano sono quelli che hanno meno successo

L’ha detto Sfera Ebbasta e in un certo senso ha pienamente ragione. Non è però solo una questione di avere più o meno successo, è anche una questione di credibilità. Cosa abbiamo imparato dai vari litigi social?

Abbiamo imparato che persone meno famose, come Gallagher o Traffik insultano chiunque per avere qualche minuto di visibilità, senza ottenere alcuna risposta dai colleghi che vengono attaccati,  perché li ritengono troppo in basso rispetto a loro. Abbiamo imparato anche che guadagnarsi l’etichetta di dissatore seriale non porta alcun frutto. Pensiamo a Inoki, Jamil, Vacca, la loro musica non passa in secondo piano troppo spesso rispetto ai loro dissing social e non? Vacca, per esempio, è noto anche per il famoso dissing a Fibra, poi cos’è successo? Si sono dissati a lungo, ma Fibra è riuscito ad ottenere credibilità e stima per la sua musica e non per i suoi dissing. Non è sempre facile uscire e staccarsi di dosso un’etichetta che ti viene data, soprattutto se hai contribuito in tutto e per tutto a fartela dare e non hai fatto niente per distaccarti da essa. Proprio recentemente Vacca, al posto di parlare del suo disco e della sua musica, ha preferito accendere i riflettori su questioni non legate ad essa, ora mi chiedo: se non interessa a lui parlare del suo disco, PERCHÉ DOVREBBE INTERESSARE AD ALTRI? Al di là che il suo discorso fosse giusto, corretto e avesse ragione da vendere, ma la musica che ruolo ha a questo punto?

AVETE MAI VISTO MARRACASH, GUÉ, FIBRA, SFERA LITIGARE CON ALTRI ARTISTI SUI SOCIAL? Solo in casi sporadici, e sempre con artisti di pari livello. Drefgold, per esempio, hai mai risposto a uno dei tanti dissing? No. Un po’ perché forse non è capace e un po’ perché se ne frega e così facendo si eleva. Guardiamo Nayt, Highsnob e Skioffi, in quella diatriba chi ne è uscito meglio? Nayt. Ha lanciato il sasso, ha lasciato gli altri due a litigare e si è fatto risentire con nuova musica. Non è solo una questione di popolarità oggettiva, ma della percezione che vuoi dare di te al pubblico. Il recente teatrino tra Junior Cally e Highsnob ci ha insegnato una cosa: chiunque si metta in mezzo in una shitstorm del genere acquisisce follower, Rebel compresa. Ho finto di discutere con gli Arcade Boyz e ho preso 500 follower e tantissimi insulti. Dipende cosa vuoi: follower facili e visibilità effimera o credibilità? Questo vale per TUTTI, artisti e non.

Da questa vicenda ho imparato due cose. Se critichi anche solo una volta un artista, vieni defollowata e inserita nella sua back list. È il caso di Highsnob. Dopo un mio articolo in cui criticavo il suo ultimo singolo, mi ha defollowata, nonostante fosse stato il primo più volte a ripetermi “se devi criticarmi fai pure”… LA PERMALOSITÀ DEL RAPPER. Ecco perché ieri sono stati condivisi gli articoli e i post di TUTTI, tranne quelli di Rebel. Ecco, questo vale per tutti, per chi scrive e per chi vuole fare musica: NON AVETE BISOGNO DELLA CONDIVISIONE O DELLA PUBBLICITÀ DI NESSUNO, CONTATE SOLO SULLE VOSTRE FORZE E CAPACITÀ. NON CI SONO AMICI SE NON LECCHI IL CULO, SE VALI, SPACCHI IN OGNI CASO.

Ho imparato anche che le persone hanno due facce: una privata e una pubblica. Mi riferisco ai miei amici Arcade Boyz. Lunghi messaggi contro l’odio sui social, contro gli insulti e bla bla bla, poi proprio ieri mattina in privato mi hanno detto “ma se uno insulta un altro, quello deve rispondere insultando”. MA COME? Predichi bene e razzoli male? DUE RUOLI, DUE VOLTI.

Morale della favola: aprite gli occhi e ragionate con la vostra testa. Amate la musica, non gli artisti.

 

 

1 Commento

  • Andrew C
    27 Gennaio 2019

    Porcodio se non capite un cazzo.

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