Il meglio e il peggio del 2018

Nonostante per alcuni colleghi siano tutti bravi, belli e buoni, mi sono resa conto che è più facile trovare i peggiori dischi dell’anno che i migliori, di musica ne è uscita tanta, ma di molta potevamo farne a meno e infatti molti sono stati i flop e altrettanti i dischi passati letteralmente in sordina….

 

Miglior disco dell’anno

1. Enemy di Noyz Narcos. Possiamo dire quello che vogliamo, al di là delle preferenze o dei gusti musicale personali, il disco di Noyz ha un peso specifico molto rilevante, è uno di quei dischi che nonappena lo ascolti ti entra dentro e ti lascia inevitabilmente qualcosa.

 

 

2. Playlist di Salmo. Un disco forte, completo, d’impatto, carico di suoni, testi, parole, significati. Salmo ci ha dimostrato come si fa rap nel 2018 in Italia e non ce n’è per nessuno.

 

 

3. Pour L’Amour di Achille Lauro e Boss Doms. Un disco indefinibile, musica sperimentale e a tratti futuristica, un passaggio tra il passato e il futuro dove Lauro descrive se stesso nel presente. Ogni traccia è diversa dall’altra per sonorità e tematiche, tutte legate insieme da un unico filo conduttore: la droga, l’amore e la dipendenza da esso.

 

 

Peggior disco del 2018

1. Kanaglia di Drefgold. Una sola parola: INASCOLTABILE.

 

 

2. 3 Indigo di Low Kidd. Molti non l’hanno ascoltato e sicuramente sono stati fortunati, perché l’unica cosa che viene in mente dopo averlo messo in play ed essere faticosamente arrivati alla fine è VOGLIO MEZZ’ORA DELLA MIA VITA INDIETRO.

 

 

3. Il Bambino Soldato di Lowlow. È il miglior rapper di casa sua, infatti vive in un monolocale, da solo.

 

 

Miglior featuring

Sicuramente Casa Mia di Noyz con Capo Plaza e Luchè, una vera hit.

 

Peggior featuring

Nuvola di Side Baby e Drefgold. Già uno dei due basta e avanza, insieme sono come uno dei peggiori film horror che si possano guardare.

 

Migliori e peggiori performance live

Dal punto di vista dei live, il livello si è alzato notevolmente. Ottimi i concerti di Ensi, Noyz, Salmo, Ernia, Gué Pequeno, Achille Lauro, Luchè, J-Ax in spendida forma anche con l’amico e collega ritrovato Dj Jad, bravissimo Lazza tutte le volte che è salito sui palchi dei colleghi sia in feat che in freestyle ha dato davvero tanto. Vegas Jones riesce sempre a dare il meglio di sé in ogni circostanza, mentre Quentin40, Highsnob e Junior Cally sono state delle belle rivelazioni. Una nota dolente va Gemitaiz durante l’ultimo live di Achille Lauro all’Alcatraz di Milano: non ricordava le parole e sbiascicava talmente tanto che era impossibile capire cosa stesse dicendo.

 

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Migliore e peggiore progetto marketing

Al primo posto va sicuramente Junior Cally che in un anno da solo ha raggiunto altissimi livelli, secondo posto per quel genio di Salmo. Da Porn Hub, alla trovata del clochard è stato assolutamente geniale. Terzo posto invece per Sfera Ebbasta, è inutile negarlo, tutto quello che tocca Sfera diventa oro. Drefgold, invece, è sicuramente il caso esemplare di come il marketing fatto bene possa far miracoli.

 

 

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