R.E.B.E.L. Awards

Settimana scorsa ho dato 5 premi R.E.B.E.L. a 5 artisti: Junior Cally, Nayt, Sfera Ebbasta, Danien & Theø e Drefgold, per 5 motivi diversi, ma quali artisti o situazioni si meritano la nomination ai R.E.B.E.L. Awords? Ovvero le peggiori cose successe nel 2018?

 

1. Lowlow e le minacce su Instagram. Per Lowlow il 2018 è stato un anno ricco, di CAZZATE. Ha iniziato minacciando alcuni ragazzi su Instagram a seguito della reaction degli Arcade Boyz che hanno fatto notare scherzosamente il gesto fascista di Riki nel video ‘Sbagliato’ e neanche a farlo apposta Lowlow è ebreo. Trattandosi di satira e avendo gli Arcade dedicato solo due parole al riguardo, la cosa, se una persona ha un minimo di intelligenza, avrebbe dovuto concludersi con una risata.

 

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Poi ha dichiarato, senza falsia modestia, che il suo disco sarebbe stato il MIGLIOR DISCO RAP DEGLI ULTIMI 10 ANNI, non contento ha anche aggiunto “ci sono io, e poi ci sono gli altri, ho più talento, è inequivocabile“, per poi concludere in bellezza a Hip Hop Tv dove ha invitato gli Arcade Boyz e chiunque non sia al suo livello ad andare a fare il PANE.

 

2. Inoki. Il suo 2018 era iniziato nel migliore dei modi, con tanti buoni propositi e la ferma decisione che avrebbe smesso con i dissing. L’idillio ovviamente è durato pochissimo, come quando diciamo da lunedì sono a dieta, ma non specifichiamo di quale mese, settimana o anno. E infatti il dissatore che è in lui ha avuto la meglio e Inoki ha dissato nell’ordine: Sfera Ebbasta, Charlie Charles, Marracash, Fedez, gli Articolo 31, Jovanotti e Manny Frash e ha persino indetto un giorno per il dissing: il MERCOLEDISSING.

 

 

3. Cancellare le foto, l’immagine del profilo e i following prima di un annuncio importante. Questa è stata sicuramente una pratica talmente diffusa da essere entrata ufficialmente tra le discipline dell’hip hop. A questa si aggiunge la richiesta di like e commenti, un numero preciso e ben stabilito in cambio di un annuncio più o meno importante, o dell’uscita di un video. Vorrei dire una cosa: l’annuncio o il video lo escono comunque anche se non raggiungono 2000 commenti.

 

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4. La sparizione di Plant. Il giovane ragazzo pugliese, sicuramente mal consigliato, ha messo in scena la propria sparizione. Per far parlare di sè, insieme ai suoi produttori Soyle e Sunken, Plant ha messo in scena una delle storie più squallide che abbia mai visto. Dopo l’uscita del video ‘I miei bro’, i due fedeli compagni di Plant hanno pubblicato un video sul profilo Instagram di quest’ultimo decantando la sua scomparsa e invitando le persone a scrivere sotto al video se avessero avuto notizie di lui. Lo stesso è stato pubblicato in un Instagram stories di Sto Magazine. Peccato che la gente non sia assolutamente scema e se da una parte molti hanno commentato preoccupati, dall’altra la maggioranza ha subito sentito puzza di trollata a livelli epici.

 

4. Sfera Ebbasta: la posta, le emoji e la fame chimica. Il 2018 è stato sicuramente l’anno di Sfera, ma come dimenticare la posta del cuore di Sfera Ebbasta? Un’inutile iniziativa nata da Vevo Italia: il format, se così lo vogliamo chiamare, prevedeva che i ragazzini ponessero domande realative ai loro problemi di cuore e che Sfera avrebbe risposto tramite un video ad alcuni di loro. Per fortuna è durato poco, forse si sono accorti della cazzata.

 

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Passi il libro, sorvoliamo anche sulla posta del cuore di Sfera, ma le emoji sono davvero troppo. Il trap king a un certo punto si stava trasformando in un pupazzo per bambini, come i paciocchini, quei mini bambolotti che a fine anni ’80 avevano spopolato, come gli adesivi e i poster su Cioè, come quelle collezioni di figurine di Beverly Hills 90210. Siamo decisamente alla frutta. Sappiamo tutti che tra le fonti di guadagno dei rapper c’è il merchandising, ma un conto sono felpe, magliette e cappellini, un altro le emoji a 2,29 euro. Il pubblico di Sfera è pressoché composto da adolescenti che molto probabilmente vivono con la paghetta datagli dai genitori, parte della quale verrà spesa per mettere la faccia di Sfera nelle proprie Instagram stories. Altro che rockstar, qui siamo a una versione 3.0 di Cristina D’Avena.

Ma Sfera Ebbasta merita il R.E.B.E.L. Award anche per aver pagato 50 euro un pacchetto di crackers. 

 

 

5. Drefgold quest’anno ci ha regalato tanto, oltre al disco peggiore del 2018. Secondo Drefgold, ospite a Say Waaad, questo è, senza alcun dubbio, il periodo più florido economicamente parlando per gli artisti hip hop e la prima vera Golden Age in Italia. Ma le Drefcazzate non sono finite e dopo aver ribadito che a lui non interessa scrivere testi impegnati o lanciare messaggi, cosa che si era abbondantemente capita, Drefgold si è messo a parlare della vecchia scuola “Nel momento in cui la scena più old school si è accorta che la nuova scuola stava iniziando a prendere molto campo, business e pubblico ha prevalso il supporto. Alcuni se la sono fatta andar bene, altri si sono presi bene, altri ancora hanno deciso giustamente di non fare muro. A me non è mai capitato di entrare in un dissing e se mai mi capiterà spero che sarà per qualcosa di vero, non per delle cazzate che non portano a niente di niente. A parlare deve essere la musica, anzi, la qualità della musica, visto che siamo tantissimi oggi“.

Ma quale qualità? Quella degli altri sicuramente, comunque per concludere in bellezza paragona il rap femminile all’old school…Credo che sarà necessario ancora un po’ di tempo, pure con il rap maschile è servito far passare un sacco di tempo prima che i rapper italiani smettessero di sembrare dei babbi, con i vestiti di venti misure più grandi del dovuto. Uguale con le donne”. 

 

 

6. Dark Side, Arturo, Side Baby, insomma l’ex membro della DPG. Ha lasciato la Gang, ha cambiato nome, è stato derubato del Rolex e ha commentato “devo essere sincero, mi manca molto il mio GMT“, ma i guai per Arturo non sono finiti: dopo essere stato beccato dalla polizia a un festino a base di droga, il suo nome è stato giocato al Fantamorto e infine ha fatto un singolo con Drefgold.

 

7. Il dissing tra Beba e ChadiaUna fa rap, o almeno ci prova, l’altra è un’ex modella che sta sperimentando la trap. A Beba non è andato giù il fatto che la collega, dopo essersi buttata nella musica, abbia cancellato tulle sue vecchie foto in pose hot e ha deciso di dissare la rivale.

Ho visto che tutti i tuoi follower ci son rimasti male, hai tolto le foto da zozza e poi ti sei messa a rappare, ritornando sulla cosa in chiusura. Fare il rap non è obbligatorio e viste le tue foto fai prima a darti al porno, bitch.. Ti propsano nelle storie questi rapperini si vede che ti fai strada a suon di bocchini.

Prontamente arriva la risposta di Chadia Rodriguez tramite un video pubblicato sul suo profilo Instagram accompagnato dal seguente commento

Negli scorsi giorni sono stata attaccata da una “rapper” che non mi conosce, una donna che odia le donne. Ha parlato di foto zozze, mi ha dato della bocchinara, proprio come fanno gli uomini stupidi, proprio come se non potessi fare ciò che voglio con il mio corpo, proprio come se il mio culo fosse una cosa che la riguarda. Sono abituata ad essere attaccata perchè sono libera, ho sofferto così tanto per guadagnarmi da sola tutto quello che ho, che queste gattine vestite da adolescenti maschi mi guarderanno mentre gli porto via tutto. Grazie per la pubblicità bitch, questo è un regalo per te.

Insomma una faida da bar tra ragazze stupide che si tirano i capelli, il peggio del peggio. Peggio dei dissing sulle Instagram stories dei colleghi uomini, le parole di Beba sono assolutamente low profile e il tutto rende l’immagine delle donne rapper ancora più bassa di quello che già era. Oltre a non saper rappare, a sembrare la copia fatta male degli uomini, si mettono pure a dissarsi, siamo alla frutta come si suol dire. Questo è uno dei motivi per il quale le donne non dovrebbero rappare.

 

 

8. Laioung e le minorenni. La RRR Mob è finita, Isi Noice ha più volte dissato Laioung, ma la ciliegina sulla torta è arrivata da Warguta che ha pubblicato una serie di conversazioni nelle quali è risultato chiaro che Laioung addescasse fan minorenni per uscire con loro. Di questo ricorderemo “meglio dormire per terra che con le minorenni“.

 

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9. La coerenza di Salmo. Ok lui per molti è intoccabile, per me no, perché come tutti quando si tratta di soldi e fama ha mandato a puttane la coerenza. Passi il featuring con Sfera, nonostante i loro trascorsi, passi l’intervista a Rolling Stone, di cui Salmo nel 2016 scriveva:

“Volevo complimentarmi con il giornaletto Rolling Stone. Avete usato il mio nome per spingere l’intervista di un giovane artista italiano. Bravi. Come le radio anche le riviste non hanno più molta importanza, alla fine chi cazzo lo compra Rolling Stone? Forse tua zia lo compra, ma tua zia cosa ne capisce di musica? Ne capisce quanto gli autori degli articoli scritti da questo giornale a metà tra fashion magazine e il Cioè! Non abbiamo bisogno di farci intervistare da questo tipo di riviste, se mi rispondo da solo su Facebook arrivo a molte più persone. Abbiamo capito che state vendendo poche copie ma non è una buona scusa per usare il mio nome! Metteteci un morto in copertina così la gente lo compra e siete contenti!

Era settembre 2016. A novembre 2018 Rolling Stone ha messo il famoso morto in copertina…

 

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Passino anche le Confessioni di Salmo, anche se visto che le scarpe non gli interessano, io vorrei vederlo andare in giro senza l’ultimo modello griffato, ma qui si predica bene e si razzola malissimo. Moralista da una parte e dall’altra bestemmia mentre lancia fette di prosciutto su Instagram.

 

 

10. Le scomparse e le apparizioni di Sto Magazine. Dalla giornata mondiale di Sfera Ebbasta, Charlie Charles e compagnia bella, alla settimana di Ghali, Sto Magazine chiude, poi riapre, Ghali sparisce, cambia nome e riesce a convincere numerosi artisti a fare un’intervista con loro. Chissà come avranno fatto? Sarà stata ardua, del resto anche per le Iene fare un’intervista tripla ai Club Dogo è stata una mission impossible. Miracolosamente sono spariti tutti i give away messi in palio da loro, dalle Nike Air Presto x Off White al cd di Kanye West, dall’intervista a Ernia, fino al video dell’intervista fatta a Ketama, che attenzione attenzione è magicamente riapparso. Si, mentre Esse Magazine sta premiando tutti gli artisti a cui ha leccato il culo per 365 giorni, ha ritrovato il video dell’intervista fatta a Ketama, guarda caso subito dopo aver avuto l’esclusiva della puntata di 64 Bars con protagonisti Ketama e Don Joe, quando si dice il caso… e la fortuna… Chissà se Ernia e i vincitori dei loro give away saranno mai baciati dalla stessa fortuna…

 

 

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