La scena è unita: l’iniziativa di Tedua e lo schifo dei giornalisti

Ci sarebbe da scrivere un libro sulle cazzate che sono circolate ieri in merito alla tragedia avvenuta a Corinaldo. Siti, giornali e tv insistevano sul fatto che si trattasse del concerto di Sfera Ebbasta, ignorando completamente che in realtà si trattava di un semplice dj set, come a voler dar la colpa al cantante, come se la causa scatenante fosse la sua musica. Ancora a insistere sul fatto che è la quindicesima volta che capita a un live di Sfera Ebbasta, beh sono due anni e mezzo che capita costantemente a tutti i concerti e dj set, se la mamma dei cretini è sempre incinta di chi è la colpa? Se ci sono controlli sufficienti di chi è la colpa?

Ma c’è di peggio: siti che lucrano sull’accaduto con lunghi articoli su chi sia Sfera Ebbasta, pagine Instagram che non hanno saputo fermarsi neanche per 24 ore e hanno montato polemiche inutili come la loro esistenza.

 

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E ancora insulti a Sfera Ebbasta su Instagram perché ieri mattina non aveva ancora pubblicato niente sull’accaduto, ma cosa vi dice il cervello? È un essere umano e sarà comprensibilmente rimasto scioccato dalla tragedia. In più, con un fatto così grave, l’unica cosa a cui sapete pensare è perché Sfera non ha scritto niente? Arrivare a capire che una persona metabolizza prima di usare i social è troppo? Pensare che i social non siano la vita e la priorità di tutti, no?

 

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Ecco, siete peggio se non come chi spruzza lo spray al peperoncino, ma c’è di peggio, il genio di ieri è tale Mirko Dj Argento che se n’è uscito con un commento agghiacciante. Neanche di fronte alla morte di ragazzini innocenti alcune persone sanno fermarsi.

 

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La scena, a differenza dei vari imbecilli da social network, si è dimostrata unita e solidale nei confronti di Sfera, consapevoli che una cosa del genere sarebbe potuta capitare a ognuno di loro. Artisti che spesso non si sopportano, si dissano o non simpatizzano tra loro, hanno messo da parte ogni antipatia per dimostrare affetto nei confronti del collega. Non solo, tutti i live previsti per ieri sera sono stati annullati, tranne quello di G.Bit, che ha preferito esibirsi lo stesso. Solidarietà, affetto, rammarico, commozione e condanna di quel gesto cretino e vile che, insieme alla poca sicurezza del locale, ha portato alla morte di sei persone, sono i sentimenti che hanno accumunato tutti gli esponenti della scena.

 

 

L’iniziativa migliore è stata quella partita da Tedua che con ha proposto ai colleghi di devolvere i proventi delle loro serate annullate a favore delle vittime e delle loro famiglie. In molti hanno già aderito e sicuramente questa proposta vedrà una scena più unita che mai, perché questo è l’hip hop, è unione, ci si può dissare nelle rime perché fa parte del gioco, ma ci si ritrova tutti uniti in occasioni come questa. Quando pensiamo che l’hip hop sia morto, ricordiamoci tutto questo.

 

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