Non è che tutti tornano perché il rap va di moda?

Anno di grandi ritorni il 2018 e non solo per quanto riguarda la moda, che da ormai qualche tempo ci ripropone i capi cult degli anni ’90, fino ad arrivare alle mitiche Buffalo, ma anche e soprattutto per la musica.

Ecco le reunion delle Spice Girls, dei Backstreet Boys, degli Articolo 31, mancano solo i Take That, i Sangue Misto, i Due di Picche e perché no i Co’ Sang. E se Bassi Maestro ha detto arrivederci al rap, quest’anno sono tornati i Cor Veleno, Mondo Marcio e i Colle Der Fomento, così tanto per ricordarci che il rap è una cosa seria e in effetti la loro è musica di tutto rispetto e di un altro spessore. Ma quando torni, dopo anni di silenzio, con una scena come quella attuale non puoi esimerti dal mettere i puntini sulle i e dal fare paragoni, soprattutto se sei tra quelli che hanno fatto la storia del rap italiano, ma perché tornare proprio ora?

I Colle Der Fomento, per esempio, sono stati fermi per un decennio e tornano oggi che il rap è letteralmente esploso, è una scelta di comodo? Boh, forse, è facile tornare oggi con il boom del rap e soprattutto con la musica di merda che circola, ci piazzi il nome dei Colle e il gioco è fatto, no? Sì e no. Sì per tutti gli amanti del genere, per chi è cresciuto con loro, per chi ha voglia di ascoltare il rap fatto come si deve. No, perché i fan del Colle Der Fomento o dei Cor Veleno oggi sono trentenni suonati che molto probabilmente hanno una famiglia, che non vanno ai concerti, non comprano i dischi e se lo fanno, non come i ragazzini. La musica oggi è un’altra e purtroppo i gusti sono cambiati, il pubblico è cambiato, chi scrive di rap fa passare la merda per cioccolata perché quella è la moda.

Lo dimostra il fatto che Adversus è alla posizione numero 53 della classifica Fimi e dischi che non meritano neanche di essere chiamati dischi sono in posizioni ben più alte. Tornare ora è dare nuova vita al rap, ma anche dare perle ai porci. Tornare ora è buttarsi nella mischia del rap di oggi, cercare di prendere qualcosa da un mercato che oggi c’è ma che è saturo e saturato purtroppo da un genere che non è più il rap, non come lo intendono i fan dei Colle, dei Cor Veleno o di Mondo Marcio. È cavalcare un’onda che non si è costruita. È come mettere le basi per una casa, lasciarle lì, guardare i lavori da lontano e tornare solo quando la casa è finita e ha centinaia di proposte di acquisto, comodo no?

 

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