Adesso alzi la mano chi scopava ascoltando rap nei ’90/primi 2000 vestito baggy come Cucciolo dei 7 nani!

I rapper di oggi non hanno contenuto perché hanno accettato la sconfitta della società e parlano solo di moda. Non credono più a nulla, del resto dopo 20 anni di Berlusconi non è rimasto nemmeno uno slogan. Dopo questa distruzione ci vorrebbe una leadership forte. Non basta Grillo. E non mi va bene nemmeno Renzi, arrivato al potere senza un voto. Però mi rivedo nella voglia di dare fastidio di questi rapper. A differenza dei vari Michele Bravi che non hanno idea di cosa fare ma si vedono bene a farlo e allora fanno quello che gli dicono i vecchi, i rapper (e i cantautori indie) sono self made man che cercano di spodestare chi c’è. Non parlo di Fedez che prende i soldi dai vecchi della tv, ma in ogni circo serve una scimmia che balla“.

Queste le parole di Fabri Fibra dette in un’intervista più di un anno fa. Non ricordo dove le ho lette, ricordo di averle salvate negli appunti sul telefono, sicura che un giorno mi sarebbero tornate utili. Ecco, parliamo di trap e già qui mi viene da ridere pensando a quando scrivevo per Hano, fedele sostenitore del rap puro, che schifava la trap e ogni sua forma, liti interne e ammonizioni ogni qualvolta si pubblicava artisti trap, addirittura molti erano banditi, vedi Og Eastbull, Laioung, lo stesso Junior Cally, Quentin40 e poi? Niente, poi me ne sono andata ma a quanto pare hanno visto che la trap fa click e allora fanculo il purismo del rap e va bene anche Young Signorino! Ma cosa c’entra? C’entra c’entra, perché non è un meccanismo poi diverso da quello adottato da alcuni rapper della scena, sotto sotto in molti schifano certi trapper, ma se li fanno andare bene, ci collaborano anche, ci trovano il lato buono perché raga fanno numeri. È inutile negarlo, tutti, siti, rapper e giornali vogliono i numeri. Eravamo tutti geni in matematica al liceo forse? Boh, a scuola prendevo 6… giusto per rimanere in tema.

In Pezzo Trap con Gemitaiz e in Stai Zitto con Salmo, il Fibroga nazionale tocca l’argomento trap.

Giro a Pistoia con una pistola “Bang, bang, bang”. Tutti per uno con una parola “Gang, gang, gang”… [..] Compro Gucci alla mia ragazza, offre solo questo l’Italia

Eccoli gli stereotipi della trap tutti racchiusi insieme, ha forse torto Fibra? Ma in Stai Zitto aggiunge un tassello

Mi vorrei reincarnare in un trap boy
Per potere dire solamente “yeah, yeah”
Senza offesa, anche a me piace la trap, poi
A diciott’anni mica scopi se ascolti gli Slayer

E mica ha torto eh, adesso alzi la mano chi scopava ascoltando rap nei ’90/primi 2000 vestito baggy come Cucciolo dei 7 nani! Forza! Nessuno? Diciamo le cose come stanno, erano degli emarginati. Anzi, quelli che vestivano largo erano considerati dei mezzi punk abbestia, degli alternativi, degli sfigati con la nomea di puzzare anche e chi se ne fregava del fatto che la musica che ascoltavano e provavano a fare fosse figa! Erano una minoranza. Oggi invece sono i fighi, i modelli di riferimento vestiti skinny, con più gioielli della Regina Elisabetta, i denti come gli zingari e i capelli colorati come un cartoon, dicono Gang, YeYe, Gucci e le ragazzine farebbero a gara per scoparseli.

È come quando uno è bello, non puoi pretendere che sia anche intelligente, la natura dà da una parte e toglie dall’altra, non è forse così anche per la trap e il rap?

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