Ghali appoggia Salmo sulla questione Salvini

Grande scalpore aveva fatto l’affermazione di Salmo nei confronti di Matteo Salvini “se voti Salvini brucia i miei cd“, tanto da guadagnarsi la risposta dal Ministro dell’Interno “mamma mia che tristezza, apri la mente fratello“.

Questa è storia vecchia, ma a questo punto entra in scena Ghali, che nei suoi testi più volte affronta velati temi politici, di integrazione e razzismo, dei quali non parla apertamente durante le interviste per scelta del suo manager. Finora, perché durante una recente intervista rilasciata a Il Messaggero in occasione della data conclusiva del suo fortunatissimo tour, alla domanda del giornalista “Uno dei tuoi rapper preferiti, Salmo, ha detto: Se vi piace Salvini, non ascoltatemi. D’accordo?” ha risposto: “Salmo è un grande ma invece il bello è che chi vota Salvini viene a vedere i nostri concerti per accompagnare i figli. Il vero corto circuito“. Insomma se voti Salvini non dovresti ascoltare rap, ma neanche pop, visto che Ghali non può essere definito rapper, e va bene, ma al di là delle idee politiche, non è anche questa una forma di discriminazione?

 

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