I vecchi contro i nuovi, i nuovi contro i vecchi

Sembra di essere tornati indietro nel tempo a quando i Beasty Boys coniarono il termine old school per definire in modo dispregiativo i Run DMC, ma in fondo è sempre la solita ruota che gira, solo che a volte non è solo la ruota a girare, ma anche le palle. Sono numerosi, infatti, i casi recenti in cui i vecchi del rap denigrano la nuova scena e viceversa.

Perché? Forse per una recondita invidia da una parte e senso di superiorità dall’altra. Recentemente Drefgold ha definito babbi i rapper che si vestivano con abiti larghi, grazie lo sapevamo già di essere stati dei babbi, ma arriverà il giorno in cui un nuovo rapper x darà dei babbi a chi oggi porta le treccine colorate. Sì, perché la moda cambia, pure nella sua ciclicità. Se oggi sono tornati in voga brand cool degli anni ’80 e ’90, è altrettanto vero che i baggy non sono più tornati di moda. Quindi, da una parte abbiamo Drefgold e dall’altra Brusco che scrive: “Vantarsi di quel che si ha è già di cattivo gusto…poi fare un video per mostrarci la casa nuova, la macchina nuova, l’orologio nuovo, lo trovo disgustoso…ma postare le foto delle scarpe nuove e sentirsi figo va oltre…fa davvero ridere…w la trap! #spettacolare“.

Sì, beh, ma il rap è sempre stato ostentazione, basti pensare alle collane d’oro grosse come una casa sfoggiate da Rakim con i primi soldi fatti con il rap. È anche vero che molti dei beni sfoggiati dai rapper nostrani siano regalati dai brand o presi in prestito, ma cosa c’è di male nell’esibire? È sempre stato fatto, solo che oggi grazie ai social è tutto molto più in vista, enfatizzato e sotto gli occhi di tutti.

Spesso, da parte della nuova scena c’è una totale disconnessione dal passato, a volte anche scarsa conoscenza, altre volte menefreghismo accompagnato da un atteggiamento di superiorità, come se il rap l’avessero inventato loro, oggi, in Italia. Dall’altra parte si può dire che i veri haters sono spesso i vecchi del rap che, pur avendo contribuito a fare la storia del rap nel nostro paese, non sono più ai vertici e sono stati sorpassati da questi ragazzini colorati che ostentano i loro averi. A chi non girerebbero un po’ i coglioni? Siamo esseri umani dopo tutto. Ecco perché spesso, se da una parte c’è spocchiosità, dall’altra troviamo invidia. Rilassiamoci e pensiamo che Rockstar con il suo triplo platino in Italia, negli USA non  sarebbe neanche disco d’oro.

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