Quentin40: “un Giovan8 non può volare”

Quentin40 è cresciuto guardando “l’odio” e il giardinetto è la sua banlieue, dov’è cresciuto e dove canta la vita di tutti i giorni al fianco degli amici. Dopo Scusa Ma e Farenheit, Quentin40, sempre su produzione di Dr. Cream, ci propone Giovan8, un brano da cui emerge la dura realtà di periferia, raccontata attraverso gli occhi di un ragazzo, o meglio, un giovanotto che cerca la sua dimensione nel mondo.
Un vero e proprio tributo a Ostia, città in cui Quentin è nato, cresciuto e ha mosso i suoi primi passi da artista.

Un connubio tra rap e ritornello melodico, tra malinconia, rabbia, speranza e odio, come se fosse ancora a quella finestra a guardare il giardinetto sottostante con l’amara consapevolezza della solitudine perché un giovanotto non può volare.

Cazzo sai te, a baitare hai tirato su baite
Schifo il mondo sto tra infami, tossici e puttane
Certe notti faccio cose che odio certe notti
La faccia non mente la tua canta certe notti

https://open.spotify.com/album/0pa3MEh6n12lpR7QU9X8fl?si=yGNd_AjlTJiGjwgWTJqgNQ

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