Trap Phone: plagio o contaminazione?

Ieri mi stavo confrontando con un ragazzo in DM su Trap Phone di Gué Pequeno e sulla sua somiglianza a El Trago dei 2 in a Room. È evidente che siano uguali, che è stato preso il beat originale e riportato pari pari in Trap Phone. Anche Highsnob ne ha parlato in alcune Instagram stories.

Ma il rap è contaminazione, lo è sempre stato, la stessa Rapper’s Delight è nata sulle note di Good Times degli Chic, un pezzo sfruttatissimo dai dj dei block party, che venne meso di peso all’interno di un altro brano. Hanno copiato? No, hanno preso un pezzo suonato dai dj e ci hanno rappato sopra. Ma come sempre, in Italia, ci sono due pesi e due misure, quindi se Gué Pequeno prende El Trago e ci canta sopra Trap Phone va bene, perché è contaminazione tipica del rap e omaggia un pezzo degli anni ’90, ma se Capo Plaza prende Oh My Dis Side di Travis Scott e la trasforma in Non cambierò mai è un minchia che ha copiato Travis Scott. La verità è che o li chiamiamo entrambi contaminazione, oppure entrambi plagi.

È come dire prendo un articolo, lo copio incollo e cambio qualche parola, non è prendere sunto, è copiare. Sicuramente Gué Pequeno gode di una credibilità e di un’autorevolezza tale che gli permette di fare e dire tutto quello che vuole e ovviamente non si può dire la stessa cosa di Capo Plaza. Contaminazione non è prendere un pezzo rap, rapparci sopra e cambiare il testo, contaminazione è prendere un pezzo non rap e renderlo rap. È questa la differenza. Sia Trap Phone che Non cambierò mai, come tutta un’altra serie di pezzi, sono plagi. Se poi vogliamo dire che Gué l’ha fatto per rendere omaggio ai 2 in a Room, diciamolo pure.

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