Siti di rap italiano: basta chiedere soldi agli artisti emergenti!

Ci sono ancora siti di rap italiano, o magazine che dir si voglia, che lucrano sulla musica degli artisti emergenti e che creano lisini prezzi più o meno alti per pubblicare una canzone o un video, ma basta!

Oggi mi hanno girato il listino prezzi di uno di questi siti che ha gentilmente inviato a un artista emergente, giusto per fare cassa facile e sono rimasta allibita.

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Va bene che noi siti che non abbiamo un editore alle spalle fatichiamo a guadagnare con il nostro lavoro, è vero che spesso le pubblicità pagano poco niente, ma per metterci in tasca due spicci dobbiamo prendere in giro dei ragazzi? Non si fa!! Se non riusciamo a vivere facendo informazione, informazione che tra l’altro in pochi fanno, ma questo è un altro discorso, cambiamo lavoro o troviamoci un altro hobby perché prendere soldi da ragazzi che sognano di sfondare con il rap è eticamente scorretto e una presa per il culo enorme. Siamo seri, cosa ci costa pubblicare una storia Instagram? Quanto tempo ci mettiamo a farlo? O quanto tempo ci mettiamo a scrivere un post o un articoletto di 10 righe? È lavoro? Sì è lavoro, ma è quello che abbiamo scelto di fare. Non è pubblicità, lo sappiamo tutti ed è inutile prenderci per il culo. La pubblicità è quella che fa un brand, non un piccolo artista emergente che si auto finanzia, ma siccome i brand non ci pagano e non sappiamo dove raccimolare due soldi in più, allora li chiediamo ai ragazzi che hanno un sogno e che farebbero di tutto per emergere e farsi notare, ma non ci vergognamo almeno un po’? Noi sappiamo la verità, sappiamo che li facciamo pagare solo per metterci in tasca qualcosa e quando siamo tra noi ce lo diciamo anche, ma sui social facciamo i finti professionisti di sto cazzo. E sto giochetto lo fanno tutti, dai più grandi agli pseudo magazine nati su Instagram sul modello di Sto ed è vergognoso.

Non stiamo vendendo spazi pubblicitari a un’azienda, ma prendendo in giro dei ragazzi con prezzi competitivi per poterne vendere di più. Questo non è essere commerciali e non è fare giornalismo, è essere merde e prendere per il culo la gente.

Il problema è che finché ci sarà la domanda, continuerà ad esserci un’offerta e questi ragazzi continueranno ad essere presi in giro e a credere che funzioni così. No non funziona così. Provate a chiedere a questi siti quanto li pagano gli artisti famosi per comparire nelle loro blasonate storie e poi fatevi due risate. Vi prego smettetela di pagare sta gente, non funziona così!

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