Tutto tua madre, la nuova poesia di J-Ax

Ho voluto scrivere un pezzo per le persone che vivono il dramma di voler creare una nuova vita, senza riuscirci, situazione in cui per qualche anno mi sono trovato anch’io. In Italia siamo in tantissimi, ma per qualcuno siamo troppi. Dovremmo essere zero. Infatti leggiamo più spesso di iniziative che questo Governo vorrebbe prendere contro la fecondazione assistita e tante altre procedure che aiutano decine di migliaia di coppie italiane a creare una famiglia insieme. Trovo assurdo che un Governo fatto, almeno per la parte più gialla, di persone che ho sempre rispettato e ammirato per la scelta di portare avanti principi di libertà e giustizia possa rendersi partecipe di una ingiustizia simile. Anche perché di certo non è una scelta di nessuno trovarsi in una situazione così, ma si tratta di qualcosa che colpisce tutti trasversalmente, senza favoritismi o pregiudizi: destra, sinistra, leghisti, comunisti, grillini e gente che si nutre solo del proprio respiro. Per questo motivo, prima di andare fino in fondo e negare a centinaia di migliaia di italiani il diritto di avere un figlio, vi chiedo un piccolo gesto di empatia: come vi sentireste voi se, da un momento all’altro, il rumore del respiro e le risate del vostro bambino sparissero? Quel vuoto è quello che vivono tanti italiani come voi. Quel voto tanti non desiderano altro che colmarlo con l’amore. E l’amore, voi, o chiunque altro, non avete il diritto di fermarlo”.
J-Ax

Tutto tua madre è poesia, è la dedica di un padre, piena di tutto l’amore che solo un padre può provare. La dimostrazione che si può fare musica a qualsiasi età raccontando ogni fase, senza per forza voler fare gli eterni ragazzini. Ma è anche un modo per utilizzare la propria voce e la propria immagine allo scopo di sensibilizzare su un tema che tocca tante famiglie e tanti futuri genitori.

J-Ax in questi ultimi giorni ci sta regalando grandissime emozioni, le cinque date con gli Articolo 31 e questo singolo che tocca l’anima.

Eccomi qua. 25 anni di carriera. Perché vado ancora avanti? Che cosa volevo fare 25 anni fa? Io, in questa vita, sono venuto per vivere ad alta voce. Per dare fastidio. Per far spostare da dov’è seduto comodo il conformismo italiano e fargli cambiare vagone.Sono partito da zero, dal paese di 1.738 abitanti e sono arrivato a riempire lo stadio con 79.500 persone.
Per essere felice non mi serve altro che fare musica.
Per questo motivo 25 anni di carriera significa celebrare voi con 5 concerti al Fabrique di Milano.
Un modo per vederci dritto in faccia e per farvi vedere il mio futuro.
“Il problema del mondo,” diceva Charles Bukowski, “è che le persone intelligenti sono piene di dubbi, mentre le persone stupide sono piene di sicurezza”. Nel dubbio, sono sicuro che questa sarà la scelta migliore”.
J-Ax

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