Ancora insulti sessisti nel rap

Siamo in provincia di Messina, sul mare, all’Indiegeno Fest, ad aprire il concerto di Gemitaiz ci sono Frenetik & Orang3 e CRLN, una giovane artista marchigiana che alcuni mesi fa ha pubblicato un disco electropop intitolato Precipitazioni. Lei non fa rap, ma un genere completamente diverso, forse non é conosciuta dal pubblico del rap, ma é comunque un artista chiamata a esibirsi su un palco. La sua musica può piacere o meno, sono gusti, il pubblico era in fermento in attesa di Gemitaiz e al posto di andare a prendersi da bere, guardare il cellulare o fumare una sigaretta, si é preso la briga di rivolgere pesanti insulti, perché? Perché é una bella ragazza. Che problemi avete? Pensiamo tanto all’estero, al mito USA, ma si é mai visto insultare Rihanna, Beyoncé, o Cardi B per il loro aspetto fisico? Ma cosa avete nel cervello?

Torniamo ai fatti. Appena salita sul palco, la cantante è stata bersagliata da cori sessisti, purtroppo non è la prima volta che le succede, le era capitato anche un paio di anni fa aprendo un concerto di Marracash.

Secondo quanto riportato da Rolling Stone Italia, CRLN ha così commentato l’accaduto: “L’ordine di lasciare il backstage appena scesa dal palco, l’attesa paragonabile a quella di un agnellino che sta andando al macello, il confronto con un pubblico stanco e impaziente che attende di vedere il proprio idolo, i cori sessisti, gli “ollellè ollallà, faccela vedè, faccela toccà”, gli “apprezzamenti” di gruppo, il taglio di 4 pezzi del repertorio, la voglia di scappare da lì sopra il prima possibile, la sensazione che ti stanno in qualche modo violentando”.

Né Marracash due anni fa, né Gemitaiz ora hanno preso pubblicamente le sue difese, anzi il rapper romano, sempre a Rolling Stone Italia, ha dichiarato: “Ovviamente mi dispiace per la ragazza. Purtroppo i giovani non si rendono conto. La maggior parte dei miei colleghi chiama le femmine troie o bitches, non credo ci sia molto da aggiungere“.

Ah quindi la colpa sarebbe dei colleghi trapper? Ma come? Gemitaiz é così attivo e battegliero contro Salvini e la lotta al razzismo, poi insultano pesantemente un artista che esibisce in apertura di un suo live e la sua risposta é i miei colleghi chiamano le femmine troie o bitches? Stiamo scherzando?

Non si tratta di apprezzamenti musicali, ma insulti sessisti, é una cosa ben diversa e grave. Ma ci stupiamo? Siamo nel 2018, ma viviamo ancora nel Medioevo, le donne sono troie, gli uomini fighi, é sempre stato così e così sarà sempre. Non voglio fare la femminista che non sono, ma questo é uno spaccato della società, amplificato dal rap all’italiana. Le donne il rap non le vuole né sopra il palco, né dietro le quinte. Gemitaiz non ha accusato tale comportamento, ma non c’è da stupirsi, non é la prima volta che un rapper prende le distanze da fatti del genere, o che insulta qualcuno solo perché donna. Ricordo ancora il famoso post di Nerone nei miei confronti, parole e insulti sessisti e tutti lì a dargli manforte, quandi di cosa stiamo parlando?

Certe volte il pubblico é una merda, ma gli artisti non sono da meno.

 

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