Ensi é lo Joga Bonito del rap

SOUNDTRACK: Joga Bonito

PERFORMERS: Ensi, Axos, Nerone

Joga Bonito è un’espressione calcistica portoghese che significa giocare divinamente. La radice del termine deriva da The Beautiful Game, o meglio ancora, da Play Beautifully. Il termine è stato reso celebre dalle varie campagne pubblicitarie di Nike. Spicca come riferimento al brano la campagna di Nike organizzata per i Mondiali del 2006, Eric Cantona era lo speaker di una società chiamata appunto Joga Bonito, che si proponeva come obiettivo l’eliminazione della simulazione e del falso dal calcio.

Il calcio come il rap é una disciplina nella quale l’abilità del performer sta nel far sembrare semplice qualcosa che non lo é affatto. Questa é una delle caratteristiche principali di Ensi, uno se non l’unico, vero Mc italiano, un amante di questo genere musicale e di questa cultura, uno che solo a guardarlo sa di hip hop. Sebbene sia inutile dire cosa sia e cosa non sia hip hop, Ensi é hip hop.

Joga Bonito arriva all’improvviso il 3 agosto, é un pezzo nato e concepito in maniera spontanea da tre artisti, Ensi, Axos e Nerone accumunati dallo stesso amore per il rap. L’11 agosto é il 45esimo compleanno dell’hip hop e Ensi é tornato ad omaggiarlo. Non si omaggia qualcosa che si vive ogni giorno della propria vita e che dà senso alla vita stessa solo in occasione di una ricorrenza, Joga Bonito é stata concepita dall’inizio alla fine in vero spirito hip hop: per il piacere di fare musica, senza secondi fini o strategie varie. Sul suo cammino Ensi ha trovato Axos e Nerone e insieme hanno dato vita a questa traccia.

Com’è nata l’idea di fare un pezzo a tre?

“Da una session in studio molto tranquilla e naturale con i ragazzi, siamo in un’epoca in cui le uscite vengono programmate con largo anticipo, non bisogna mai sbagliare niente, però a volte la musica vince su tutto. Quando ci siamo accorti di avere un buon pezzo tra le mani abbiamo deciso di farlo uscire così, in contropiede. Il parallelismo con Joga Bonito, inteso come riferimento calcistico, era un po’ il pretesto per dire faccio una cosa che é molto difficile da fare, ovvero fare bene rap, però lo faccio sembrare semplice, che é un po’ anche il trucco di chi gioca bene a pallone. E questa è la chiave di lettura del pezzo”.

Si può definire una non hit estiva?

“In realtà é stato concepito molto prima dell’estate, quindi non voleva essere una hit estiva, ma non é neanche un’anti hit, non stiamo facendo questo in segno di protesta contro chi si diverte a fare le hit estive. Io non le ho mai fatte, non mi sono mai neanche venute, magari un giorno ne farò una, questo é solo un bel pezzo rap che abbiamo deciso di far uscire senza seguire strategie di marketing, che non ci appartengono, il 3 di agosto con un pezzo così, improvvisato, perché a volte é bello che sia la musica a parlare per noi. Io credo sia un singolo molto forte e che chi ama il rap e si trova scontento di quello che sta uscendo in questo momento, al di là delle hit estive, possa trovare un buon boombap, un pezzo rap fatto bene e tre nomi che insieme forse non si sono mai sentiti e sono contento di aver invitato Axos e Nerone sulla traccia”.

A proposito della base, c’è il tuo solito boombap, però ci sonorità latineggianti o sbaglio?

“Sìsí, ovviamente una volta trovato il leit motiv del singolo, ovvero Joga Bonito, abbiamo cercato di giocare un po’ con i suoni e mettere dei riferimenti brasiliani, come il fischio del calcio, le maracas, le bottiglie di vetro, quindi un insieme di suoni urbani brasiliani che un po’ ti portano in quella realtà”.

Questo singolo anticipa il tuo prossimo disco?

“Mi sembra prematuro dirlo, non é presentato come qualcosa che anticipa il mio prossimo disco, ma non escludo che possa entrare nella tracklist. Sono al lavoro sull’album, non é un segreto, uscirà nei primi mesi del 2019”.

Tu hai modo figo di lavorare, porti sempre qualcosa di vecchio nel nuovo

“Questa é un po’ la mia filosofia, nel senso che chi pensa che l’hip hop moderno sia solo la trap, anche se la parola trap per me non significa niente perché non identifica un genere, sbaglia. I miei riferimenti restano sempre la musica hip hop del 2018, qualcosa che suona hip hop ma che non significa vecchio, per me l’hip hop é un genere senza tempo, come il rock e il reggae. Alla base dell’hip hop ci sono le basi, il boombap, i bassi, le rime, ci rappi sopra con il contenuto, con la tecnica, con tutto. Questa é la mia visione della musica e soprattutto la musica che mi piace fare, poi a volte ci sono delle ispirazioni un po’ più moderne, altre volte volutamente più retrò, ma non é questo il caso. Joga Bonito, pur avendo un sapore nelle batterie e nel mood non trap, quindi non moderno, non si può dire che sia vecchio, l’hip hop é senza tempo e questo é un pezzo hip hop, anche fresco secondo me”.

Visto il riferimento calcistico, tu segui il calcio?

“Dire che seguo il calcio per chi segue veramente il calcio é una bestemmia, diciamo che mi interessa, sono un tifoso ma non sfegatato”.

Posso sapere per quale squadra tieni?

“Io visto che non ho tanti hater, mi sono palesato come tifoso juventino, così ho detto magari mi prendo qualche hater”.

Joga Bonito era anche uno spot della Nike

“Sì era una reclam della Nike dove c’era questo ente, Joga Bonito, rappresentato da Eric Cantona, un famosissimo giocatore al quale avevo già dedicato il brano Cantona in One By One del 2015, e lui si proponeva come obiettivo l’eliminazione della della simulazione e del falso dal calcio. Il parallelismo con il brano é proprio questo giocare in modo difficile, facendolo sembrare facile schierandosi a favore della purezza del gioco, in questo caso la purezza della musica“.

Quindi in realtà il calcio e l’hip hop giocano su binari paralleli ma hanno delle similitudini?

“Sì per me lo sport in generale ha queste similitudini, anche se nel brano ci sono solo due riferimenti calcistici e sono casuali. Nerone dice il più forte d’Europa sette volte campione come il Milan ma é l’unica rima che ha a che fare con il calcio. Per il noi il rap é come una disciplina sportiva, essere competitivi e mostrare il proprio valore é alla base dell’hip hop, un po’ come quando i calciatori devono scendere in campo “.

Però parli anche di immagine alla fine

“Sì nel pre chorus dico: ok ok fermo immagine guarda come faccio e lo faccio sembrare facile… ok ok tutta immagine, matcha con le scarpe, la tuta e tutte le lacrime nel senso che é tutta immagine e quello che conta é l’apparenza ma quando ci senti rappare ti metti a piangere per quanto spacchiamo, questa é la chiave di lettura di questa frase”.

 

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