Nitro e la musica fast food

In una serie di Instagram stories, Nitro ha toccato l’argomento di quella che io definisco musica usa e getta. Ovvero il continuo riciclo della musica, le contunue uscite settimanali a cui siamo costantemente bombardati, che non fanno altro che rendere obsoleto un pezzo uscito appena una settimana prima.

I dischi oggi hanno sempre meno tracce, molto spesso i fan sono ossessivi con gli artisti nel chiedere “quando esce il disco?“, ma una volta uscito, dopo un paio di ascolti, è già vecchio, e sono già pronti a chiedere qualcosa di nuovo. Noi addetti ai lavori non siamo da meno, una delle classiche domande durante le interviste o conferenze stampa è “quando esce il prossimo disco/singolo?“, stessa domanda che il pubblico pone sui social o in radio o a Hip Hop Tv. Non solo, a causa del gran numero di musica che esce, molta rimane indietro, non si può scrivere e recensire tutti e di alcuni viene fatto solo un accenno. I dischi di 20 tracce sono ormai un miraggio, un lontano ricordo, il numero si dimezza per seguire la corsa di un mercato in continua evoluzione e crescita, si spingono a dismisura alcuni singoli che poi si rivelano flop, come Peace & Love e Zingarello, per esempio. Interi dischi che si perdono nei meandri del web, Rockstar è stato il più venduto dei primi sei mesi del 2018 forse perché è stato anche il più chiacchierato e spinto. I magazine facevano a gara all’ultimo click per scrivere di Sfera e gli altri? Sicuramente No Comment, Mowgli, Back Home e Tree non sono stati approfonditi e non è stato parlato di loro in modo adeguato, solo per citarne alcuni. Questa è la causa, l’effetto domino delle continue uscite. Si arriverà a pubblicare dischi solo digitali, per far prima, per dare contenuti sempre nuovi. Dischi di sei tracce che usciranno tre volte l’anno, perché bisogna stare al passo con i tempi.

Sembra un tour de force, eppure io ricordo ogni disco rap (e non) uscito negli 90 e inizio 2000, ricordo le copertine, le tracklist, di alcune canzoni so a memoria i video perché li passavano costantemente su MTV. Oggi non è lo stesso, scorre tutto troppo velocemente, come un fiume in piena, alcuni restano indietro, altri riescono a cavalcare l’onda, ma non sempre quello che resta è di qualità.

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