Breve resoconto degli I-Days di Ale Tilt

I-Days, l’opinione di Ale Tilt:

– Agli organizzatori del Festival piace far camminare le persone, lo avevamo intuito a Monza, l’hanno ribadito all’Expo
– L’attesa dei bracciali per il pit è forse il pit stesso ?
– Regalare la Coca Cola prima dell’abusivo che vende l’acqua a 3 euro ha distrutto la camorra
– Ci hanno sequestrato l’Autan ma non il coltellino !!!
– I TOKEN sono una rapina e allontanano la partecipazione dei più giovani
– Organizzazione superlativa
– Ai concerti si va vestiti da sfilata
– Il pogo dei poveri
– i QOTSA sono la dimostrazione che a qualcuno piace ancora suonare
– I rockers hanno meno tatuaggi dei trappers
– Si poga più con la trap che con il rock
– ricordiamo al servizio d’ordine che sono dei falliti al nostro servizio sempre
– Qualcuno sa dirmi se i bambini all’area bambini sono stati ritirati o lasciati lì?
– Quando ero ragazzino, tornando dai festival mi fermavo, conoscevo persone, creavo amicizie, difficilmente sarei tornato a casa. Domenica una processione in silenzio andava verso la metro, ordinata, composta, sobria.
Non è una critica all’incredibile organizzazione che ha gestito, tra bar e food, tutto senza renderlo massa, ce l’ho con la massa che ha perso il gusto di essere autentica.
Ci meritiamo Young Signorino, Salvini e anche il precariato.
Non abbiamo più le palle e i QOTSA ce l’hanno gridato di essere vivi e veri, ma tutti erano impegnati a fare le stories.

Ho finito sono patetico
baci

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