XXXTentacion, una vita turbolenta, la morte e la musica

Un concessionario di motociclette a nord di Fort Laudardale, due uomini armati fanno fuoco su Jahseh Dwayne Onfroy, 20 anni, in arte XXXTentacion che muore durante il trasporto in ospedale.

Era alla guida della sua auto e stava uscendo da un concessionario di motociclette, quando è stato raggiunto da alcuni proiettili sparati da un Suv di colore scuro, a bordo del quale c’erano due persone. Ancora da chiarire il movente dell’omicidio, la polizia locale non esclude che si sia trattato di un tentativo di rapina.

Una vita turbolenta, un talento per la musica, accuse, arresti, eccessi, si è scritto e si continuerà a scrivere di tutto su XXXTentacion facendo magari anche passare la sua morte per un messaggio contro la violenza, mercificando l’accaduto, santificandolo, senza fermarsi a pensare che era solo un ragazzo di 20.

Classe ’98, originario di Plantation, in Florida, madre dominicana e padre giamaicano, Jahseh, come spesso accade, non ha avuto un’infanzia semplice. A sei anni pugnalò un uomo perché stava maltrattando sua madre e fu espulso da scuola dopo essere stato coinvolto in una rissa. Poi arrivò la passione per la musica, ascoltava rap, nu-metal e hard core. Nel 2013 cominciarono i guai con la giustizia, dapprima fu beccato con un’arma da fuoco, arrestato e detenuto in un carcere minorile, appena uscito pubblicò due Ep su SoundCloud e Heartbreak hotel, il suo primo album ufficiale.

Era il 2015 e iniziarono le prime accuse di violenza domesticaAd agosto del 2016 XXX Tentacion è stato arrestato con l’accusa di furto con scasso a mano armata e lesioni con arma da fuoco per avvenimenti risalenti a novembre 2015 e venne condannato a sei anni di libertà vigilata.

Arrivò un altro singolo, Look at me.

Il singolo scaló la vetta delle classifiche americane, aggiudicandosi il platino. I guai con la giustizia e le accuse di violenza atroce subite dall’ex fidanzata non finivano, ma come a volersi salvare da se stesso e dal suo animo turbolento e violento XXX pubblicó un altro singolo, Looking for a Star prodotto da Diplo e il mixtape Revenge contenente otto pezzi già pubblicati su SoundCloud. Era il 2017. Ad agosto dello stesso anno uscì il suo primo album ufficiale, 17, poi arrivò la firma con  con Caroline, un sotto-marchio del gruppo Universal Music Group.

Anticipato dai singoli Sad e Changes arrivò a marzo il suo secondo album, ?, pubblicato su etichetta Bad Vibes Forever. Il rapper aveva dichiarato che il rapporto con Universal era terminato, un contratto da sei milioni di dollari, notizia smentita dalla major, ma la firma di ? era di un’altra etichetta.

Una vita turbolenta, fatta di musica, arresti, violenze, un pessimo rapporto con i fan stessi, tanto che più volte era capitato che dopo i concerti facesse a botte con loro.

Cosa resta quando un artista muore? Il ricordo della sua esistenza? La mistificazione di essa? Resta solo la musica, al di là del personaggio, della persona, la musica é di tutti ed è Immortale.

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