Pillole di Lowlow

Di certo non é il pezzo rap migliore degli ultimi 10 anni e ‘Il bambino soldato’ in uscita l’8 giugno non sarà una pietra miliare del rap italiano nonostante le promesse di Lowlow, ma questa volta ha fatto un ottimo singolo. Per metrica, flow e tematica del testo Lowlow mi ha piacevolmente sorpresa e la base di un mostro sacro come Big Fish rende il risultato molto buono.

Con ‘Pillole’ Lowlow si mette a nudo raccontando con grande schiettezza i suoi lati oscuri, le zone più complesse del suo animo e, di riflesso, quelle di un’intera generazione. ‘Pillole’ è un crescendo suddiviso in tre parti: nella prima strofa un malcelato disagio, nella seconda il disagio esplode e aumenta la dose di farmaco, nella terza l’escalation viene fermata dalla consapevolezza, niente medicine, solo la voglia di non autodistruggersi: “voglio solo levarmi queste maschere che ho messo  la forza di non vergognarmi di essere diverso.”

In questo pezzo estremamente autobiografico emerge pienamente Giulio con i suoi problemi e le sue ansie che il video riesce a rappresentare appieno.

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