In Spagna è caccia al rapper

Secondo quanto riportato da La Repubblica, il rapper spagnolo Valtonyc è stato condannato in via definitiva a tre anni e mezzo di carcere per i testi delle sue canzoni. Non essendosi presentato per entrare in prigione e scontare la condanna, é stato emesso un ordine di cattura internazionale. Dove si sia rifugiato Valtonyc per evitare il carcere non si sa, ma è probabile che abbia seguito la via degli indipendentisti catalani che sono espatriati esiliandosi in Belgio e in Svizzera.

Il caso del rapper condannato per le sue canzoni sta creando molte polemiche in Spagna dove Stato e tribunali vengono accusati di reprimere la libertà di espressione e perseguire un reato di opinione.

I guai giudiziari di Valtonyc sono iniziati nel 2012 quando fu arrestato per la prima volta alla fine di un concerto e accusato di “esaltazione del terrorismo”, “incitamento alla violenza” e “ingiurie alla Corona”.

Nel febbraio del 2017 é arrivata la prima condanna e quest’anno quella definitiva dopo che il tribunale supremo spagnolo ha respinto il ricorso dei suoi avvocati.

Quello di Valtonyc non è il primo caso di rapper inquisito dalla giustizia. In attesa di una condanna definitiva c’è anche un altro cantante, Pablo Hasel. Valtonyc, che si definisce anticapitalista, repubblicano e antifascista difende i suoi testi appellandosi alla libertà di espressione. Prima di scomparire aveva detto: “Non sarà facile prendermi, questo è uno Stato fascista ma io non mi arrendo“.

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