A lezione di stile (di vita) dalla NHH

Quando si parla di stile associato al rap, si pensa subito agli abiti firmati, alle collane d’oro vistose e ai capelli colorati. E quando si parla di scuola, si sa che la maggior parte dei rapper a scuola non è andata. La convinzione comune dei giovanissimi è che per fare il rap, per essere Sfera Ebbasta, non bisogna andare a scuola, perchè Sfera ha lasciato la scuola ed è diventato Sfera. Ed è proprio da queste convinzioni altamente sbagliate che entra in campo la Nazionale Hip Hop. Determinazione, passione, lavoro, coraggio, tenacia sono gli ingredienti che accomunano questi ragazzi, che sono arrivati a trasformare (non senza difficoltà) la propria passione in lavoro.

Dalla strada alla scuola: la Nazionale Hip Hop ha dato inizio con Gianluca Daluiso al progetto #Iloveitalia. Reduce dal successo di “Cambiare paese per non cambiare paese”, l’autore, insieme a Michele Michelazzo della NHH, ha dato vita all’idea di un incontro con gli studenti di una scuola media superiore di Cesano Maderno, l’Iris Versari, per un confronto sul futuro portando la testimonianza di tutti i membri della Nazionale Hip Hop da Shade ad Eddy Veerus de Il Pagante,dal capitano Emiliano Pepe a Lanz Khan, Jangy Leeon, Tobe, Bat, Rise Beatbox,Roofio, oltre a Gianmarco Valenza e ai giornalisti Roberto Marchesi e Luca Pessina che hanno sposato in toto la causa della charity. Assieme a loro l’imprenditore digitale Andrea Dusi ed il giovane Art director Andrea Crespi.

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I protagonisti hanno risposto alle domande di circa 400 studenti delle quarte e quinte superiori in merito al loro futuro dopo il diploma.

Volevo iniziare a parlarvi male della scuola italiana ma vedendovi qui posso solo dirvi che siete dei fighi pazzeschi” ha esordito Emiliano Pepe.

Ho iniziato facendo il commesso e l’idea del fallimento mi accompagna ogni giorno per questo non mollo mai ed ogni giorno sono pronto a dare sempre il massimo cercando di costruire la mia carriera passo dopo passo proprio per questo ho rifiutato Amici per tre anni di fila: il successo facile porta ad un tramonto altrettanto facile” ha risposto Shade alle domande di chi gli chiedeva se non avesse paura di fallire nel suo progetto artistico.

Io ho sempre pensato al mio obiettivo e solo a quello, non mai avuto tentennamenti sul fatto di non riuscire e tutte le mie energie le ho concentrate su quello, non ho mai valutato un piano B” ha replicato Eddy Veerus de Il Pagante a chi gli chiedeva se avesse valutato altre ipotesi oltre quella di fare l’artista.

Qualcuno ha fatto domande sui raccomandati e la risposta di Gianmarco Valenza è stata immediata “I raccomandati esisteranno sempre quindi potete decidere di usarli come alibi per non darvi da fare o scegliete di fare quelle che siete,rimanendo costanti e determinati e vi garantisco che vi toglierete delle grandi soddisfazioni“.

Passione, volontà, determinazione sono state le parole chiave dei ragazzi della NHH che hanno focalizzato l’attenzione sul tema della giornata. Non importa cosa fai, importa come lo fai, quanto ci credi e quanto impegno ci metti. Questa è stata la lezione sullo stile di vita della NHH.

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Il freestyle di Shade sul beatbox di Rise sono stati la degna conclusione di un’assemblea scolastica decisamente inusuale. La giornata si è conclusa in palestra con le squadre di alunni e professori ed un gran tifo da parte di tutti gli studenti per il triangolare di calcio a 5 a dimostrazione che lo sport rappresenta un collante umano ed emotivo imprescindibile.

[Foto di Federico Grego]

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