La pagella delle uscite settimanali

Un’altra settimana ricca di uscite tra album (ben quattro), singoli e video, ma procediamo con ordine. Carl Brave ha pubblicato il suo primo disco da solo ‘Notti Brave’, senza Franco 126, ma con tantissimi guests. Francesca Michelin, Fabri Fibra, Giorgio Poi, Coez, Gemitaiz, Frah Quintale, Pretty Solero, Emis Killa, Federica Abate, Ugo Borghetti e Franco 126. 15 brani x 11 featuring dove fanno capolino artisti che spaziano dal rap, all’indie, al cantautorato fino ad arrivare al pop. Il mix di generi e sonorità é ottimo e ben studiato, così come i testi, anche se 11 featuring sono eccessivi. Per me ‘Notti Brave’ è un 7.

8 per ‘Oro Cromato’ il primo disco di Cromo che con il suo inedito modo di mixare melodie tipiche della trap con parti rappate pregne di tecnica e metrica e quei ritornelli da slogan, si conferma un italieno della nuova scena.

8 per Jesto e il suo nuovo disco ‘Buongiorno Italia’ con il quale il rapper romano é riuscito a fondere diversi stili passando dal rap alla canzone d’autore pur mantenendo il suo modo dissacrante di raccontare e descrivere la società e il nostro Paese. In più il disco, dedicato al padre, si compone di 12 brani e zero featuring, cosa assolutamente rara in questo periodo.

7 per Mostro e ‘Ogni maledetto giorno (Inferno edition)’. Il disco uscito a settembre si compone di nuovi pezzi, nei quali Mostro si fa largo a suon di rime scomode, testi diretti, senza fronzoli che riescono a colpire il cuore di tutti gli appassionati del genere. É uscito inoltre il video di ‘Madafucka’, pezzo intenso, incazzato e rabbioso come solo Mostro sa essere.

6 e 1/2 per ‘La pioggia, gli applausi’ di Johnny Marsiglia con Peter Bass, singolo che anticipa il disco in uscita settimana prossima. Il connubio tra rap e ritornello cantato funziona sempre dai tempi dei Gemelli Diversi e per quanto faccia molto fine anni ’90 e le rime e il flow di Johnny Marsiglia suonino molto bene, non è nulla di nuovo.

7 per ‘British’ della DPG. Non odiatemi ma la base di Sick Luke spacca tutto e il pezzo, nonostante le tematiche della DPG siano sempre le stesse e nonostante il ritornello no sense di Tony F., fa il suo e lo fa alla grande. È impossibile paragonare la DPG ad altri artisti, o cercare un senso nelle loro canzoni, sono esagerati, spocchiosi, arroganti, dicono poco niente, ma creano delle parole e dei modi di dire come quanto cazzo so british, che entrano subito nel linguaggio comune dei giovani.

5 per Dani Faiv e ‘Fortnite’ è la solita minestra di Dani Faiv che dopo ‘Gameboy Color’ e ‘La La La La La’ torna con un altro singolo sempre sullo stesso stile. Abbandonato il Gameboy e le palline colorate, ora parla di Fortnite, uno dei giochi più giocati al mondo. Dani Faiv sembra essere entrato nel loop dei videogame.

6 e 1/2 per ‘La dolce vita’ di Danien & Theo. In questo singolo che anticipa il loro primo disco in uscita a giugno, i due zingarelli cambiano rotta facendoci assaggiare una trap che sa di America Latina, un bel viaggio che ci allontana momentaneamente dal rock che contraddistingue i loro singoli precedenti.

7 per ‘Polvere’ di Oro Bianco. Un singolo che ci fa ripercorrere il passato di Andrea, ci fa entrare in quella che fino a un anno fa era la sua quotidianità, raccontandola senza troppe censure. Un video che sembra un film autobiografico e che vuole essere di supporto e di esempio a tanti ragazzi che possono vivere le sue esperienze passate.

6 per Rancore e ‘Underman’. Sembra uscito dagli anni ’90, quando tutti rappavano così. É un piacere sentire che c’è ancora chi rappa con la cadenza old school, con il ritornello cantato, ma è troppo old school, non c’è niente di nuovo né nel suono, né nel flow, né nel modo di approcciarsi al beat.

5 per Amill Leonardo e ‘Next Level’. La solita trap già sentita, quella che non ti fa distinguere un artista da un altro e che ricorda quella francese. Buono l’approccio di Amill Leonardo nelle parti più rappate, ma tutto sommato é il solito pezzo trap.

10 per il video di ‘Chairaggione’ di Nitro e Salmo. I due Machete insieme sono una vera bomba e il video riesce a rappresentare perfettamente l’assurdo e l’ironia che contraddistingue i due artisti con una ricchezza di immagini allegoriche che ti tengono incollata allo schermo.

7 per ‘Come se fosse normale’ di Gué Pequeno. È il solito video street alla Gué.

7 per ‘Capelli Rossi’ di Junior Cally. Il pezzo dimostra come il rapper mascherato sappia spaziare attraverso argomenti diversi e Venezia, la città dell’amore e delle maschere é il perfetto scenario per questo pezzo.

Lascia un commento