Ehy ehy quanto sono british

Per anni siamo stati tutti in fissa con lo stile british, dalle camicie a quadri, il look dandy, Burberry che la faceva da padrone, gli Oasis, i Beatles, Harrods, le tazze con gli orsi e poi è arrivata la DPG a intitolare un singolo ‘British’. Eccoci accontentati.

Ma quanto siamo british? Triplo 7 su ogni cosa. Dark R.E.B.E.L., perchè Dark è come il nero se vuoi far parte della gang sta bene con tutto. Ma com’è nato british? La Dark Polo Gang l’ha spiegato a Radio Deejay “è nato dalla parrucchiera, quando abbiamo deciso di tagliarci quei boccoli e di procedere a un taglio british e ci siamo detti oh ma quanto siamo british. Anche perchè tra noi siamo completamente tra le nuvole, giochiamo con le parole, ogni parola la esasperiamo fino ad arrivare a quanto so british“.

Da questi concetti di altissimo livello, la DPG esce con il singolo ‘British’. Il beat di Sick Luke è sicuramente impeccabile, il trio parla più meno delle solite cose trite e ritrite, ma non mancano i riferimenti al mondo anglosassone, come Burberry, Liverpool, i Beatles, Dua Lipa, la corona della Regina Elisabetta. Insomma il concetto del singolo è l’apparire british.

Indimenticabile nella storia resterà il ritornello di Tony F. che non inizia con “o mio Dio porca troia, ma con ehi ehi uo uoo

Ehi-ehi, uo-uoo (bitch)
Stai invidiando il mio polso (Rolex)
Ehi-ehi, uo-uoo
Ho troppe bitch intorno (via, via)
Ehi-ehi, uo-uoo
Non so più quale scegliere (boh)
Ehi-ehi, uo-uoo
Troppo in alto, non so come scendere (ehi, ehi)

Diciamo che il singolo fa il suo, è nato per essere un pezzo ignorante, con la parola british che sicuramente è già entrata nel linguaggio quotidiano dei giovanissimi e sarà una delle hit estive più ballate nelle discoteche italiane. Non potevamo aspettarci niente di più e niente di meno dalla DPG, loro sono così, eccentrici, ignoranti, cafoni, al limite del buon gusto eppure ci piacciono per questo, tanto che il 10 luglio apriranno il concerto di Post Malone a Roma.

 

 

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