Guè Pequeno, il libro e le dichiarazioni su Sfera, Ghali, J-Ax e Fedez

Camminavo coi delinquenti e coi borghesi allo stesso tempo, avevo visto la ricchezza e volevo avere accesso a quel mondo lì, ma al tempo stesso non ero davvero ricco di famiglia. Oggi esce il mio primo libro. Questo è il video di ‘Come se fosse normale’, ed è come se fosse la colonna sonora di tutto

Il video è la colonna sonora del libro ‘Guerriero storie di sofisticata ignoranza’, come dice Guè nelle sue Instagram stories “non è una biografia, è qualcosa di più, è qualcosa di speciale, se vuoi farti una cultura invece di abbaiare minchiate sull’hip hop, sul rap italiano, sullo stile, lo swag e bla bla bla”.

Insomma, neanche per la presentazione del libro, Guè Pequeno ha assunto l’aria da intelletualoide e non ci ha indorato la pillola.

Durante una recente intervista a Il Corriere della Sera, il Gentleman si è espresso senza peli sulla lingua sulla nuova scena e in particolare su Sfera Ebbasta e Ghali, dichiarando:

Riconosco e rispetto il successo ma non mi interessa finire a fare il rapper pupazzo su Instagram per accontentare il pubblico. Ho usato i suoni trap, e anche il reggaeton, anni fa e ho anticipato i tempi parlando di soldi e moda nelle canzoni: venivo attaccato e ora sono temi sdoganati“.

Di Sfera nel libro dice così: “Oltre a considerarlo un fratello minore e a stimarlo per la sua genialità, mi fa pensare parecchio che le liriche del suo album siano una versione updatata e trappata di molti miei capisaldi, argomenti filosofici come comprare tutto il bar, avvisare la tipa che è meglio che non si innamori di noi, la piazza, il player, lo Xanax ecc. Sfera ha talento anche se si ispira fin troppo, e uso un eufemismo, a certi rapper americani. Ghali, che misi sotto contratto agli esordi, ha cambiato direzione troppe volte per essere veramente autentico: da gangster a mamma Africa ce ne passa. Mancano a tutti i testi, l’unico che fa capolavori è Vale Lambo. La Dark Polo Gang ha basi forti e mi diverte ascoltarli ma, e lo dice uno ossessionato dai marchi, parlano solo di moda: fanno entertainment, se cerchi poesia vai da De André. Poesia non vuol dire però impegno. Da noi ancora non si riesce ad andare oltre l’ossessione per le canzoni che devono passare il famoso messaggio“.

Per quanto riguarda, invece, la sua presenza al concerto di J-Ax e Fedez, Guè afferma:

Con Ax non ho mai litigato e c’è rispetto. Con Fedez ho chiarito tutto quando ha riconosciuto il mio ruolo nel rap commentando la bufera che si era scatenata per una mia disavventura social. Mi hanno invitato al loro concerto e ci sarò. Anche se il giudizio sulla loro musica non cambia: non è cool“.

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