Oro Bianco: la persona non il personaggio

Andrea, in arte Oro Bianco, é una delle poche persone che riescono ad essere persone nonostante facciano musica. Nonostante i canoni oggi impongano agli artisti di lasciare da parte il loro lato umano in favore di un personaggio costruito a tavolino, Oro Bianco continua mostrarci lati di sé, della sua vita, del suo vissuto. Lo stesso che mette nelle canzoni ma che, a causa di alcuni colleghi che si riempiono la bocca di storie non proprie, sembra essere la solita favoletta. Seguo Andrea dall’inizio, lo apprezzo sia umanamente che come artista e ogni volta con un singolo, un’esibizione live o un post riesce sempre a stupirmi. Parlo come una zia o una sorella maggiore vista la differenza di età che ci separa, da quando l’ho conosciuto, ormai un anno fa, ad oggi è cresciuto artisticamente, ma è rimasto lo stesso ragazzo che ho visto la prima volta. Ci siamo scambiati messaggi, ricordo il timore di non essere all’altezza nei pezzi, i miei incoraggiamenti sinceri, i suoi grazie detti con il cuore, il suo “sono stato bravo?” la prima volta che si é esibito live ed ero sotto palco.

Oggi ho letto le sue Instagram stories e ancora una volta mi ha resa orgogliosa di lui, ancora una volta ha saputo sorprendermi parlando con il cuore aperto.

Non conosco la vita precedente di Andrea, non posso neanche immaginarla essendo cresciuta in tutt’altro conteso, ma ho visto la sincerità e l’onestà in ogni sua parola, il coraggio di essere una persona prima di un personaggio e ho visto come davvero la musica salvi le persone, sia chi la fa, sia chi l’ascolta. Sono orgogliosa di te Andre, stai facendo un ottimo lavoro con la musica, stai usando la tua popolarità nel modo più giusto essendo di esempio a tanti ragazzi che possono vivere le tue esperienze passate. Non smetterò mai di seguirti, di supportarti e di essere sotto palco laddove mi è possibile.

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