Sfera Ebbasta risponde alle polemiche in merito al concerto del primo maggio

Ho 25 anni, sono felice, cerco di rendere felice chiunque mi stia attorno..
Se basta un outfit Gucci in diretta Tv per rovinarvi la serata vuol dire che avete un problema molto più grosso da risolvere

Sfera Ebbasta getta altra benzina sul fuoco e con una serie di tweet risponde alle varie polemiche scatenate per l’outfit sfoggiato al concerto del primo maggio.

Quello che proprio non va giù ai tanti perbenisti é l’esibizionismo a tutti i costi del Trap King, specialmente su un palco in cui sono stati letti diversi appelli da parte di lavoratori sfruttati, di gente che non arriva a fine mese perché la propria azienda ha attuato dei licenziamenti, di familiari di vittime di morti sul lavoro. Il 1° Maggio era uno degli ultimi baluardi dei messaggi sociali. Sfera Ebbasta è  stato di fatto accusato di non averlo capito.

Quello che la gente non ha capito é che non è un abito firmato a cambiare le cose o rendere una persona migliore o peggiore. Quello che non hanno capito è che Sfera é così, eccentrico e esibizionista, che questa natura é parte integrante dell’hip hop. Hanno chiamato lui a suonare perché con il suo seguito avrebbe portato più gente e poi lo criticano. Criticano a spada tratta un ragazzo di 25 anni che non é cresciuto nel lusso, che sa cosa significhi non arrivare a fine mese e che tutto quello che ha oggi l’ha ottenuto grazie alla musica. La verità é che l’Italia il rap non lo vuole o almeno non lo vuole così com’è, lo vuole modificato e adeguato ai suoi usi e costumi. Siamo ancora a giudicare l’apparenza, i vestiti, i tatuaggi, a mettere alla gogna mediatica un ragazzo di 25 anni con pensieri e accuse da falsi perbenisti.

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